F1, l’AlphaTauri presenta la AT03: è rivoluzione totale (FOTO)

Oggi è stato il turno dell’AlphaTauri che ha svelato le forme della nuova monoposto che prenderà parte al campionato del mondo F1 2022.

L’AlphaTauri cambia faccia per uniformarsi al nuovo regolamento tecnico. Per i team inseguitrici il 2022 rappresenta una straordinaria possibilità di rilancio. Lo junior team della Red Bull Racing non ha, naturalmente, l’obiettivo di lottare per il titolo mondiale, ma far crescere i piloti su un’auto competitiva. La motorizzazione Honda rappresenta una garanzia, mentre il telaio e le soluzioni tecniche su cui gli ingegneri stanno lavorando da tempo, la chiave della guidabilità della AT03.

AlphaTauri (GettyImages)
AlphaTauri (Getty Images)

Le nuove regole ripropongono il concetto delle auto ad effetto suolo, vietato 40 anni fa a causa di numerosi problemi di affidabilità ed incidenti. In F1 hanno spinto fortemente per questa rivoluzione nel tentativo di semplificare al massimo le vetture. Come è evidente dalle foto in basso, l’aerodinamica dell’AlphaTauri riprende lo stampo delle altre monoposto già presentate. La nuova conformazione aerodinamica dovrebbe permettere all’auto che insegue di rimanere perfettamente in scia della vettura seguente e sfruttare al massimo l’effetto Venturi.

L’effetto suolo è un meccanismo aerodinamico che determina molto carico verticale grazie alla portata di aria che scorre sotto l’auto ad alta velocità, producendo poca resistenza. Ciò consente di evitare la creazione di un grosso quantitativo di aria sporca, limitando le fastidiose turbolenze nocive per la stabilità delle vetture che seguono. L’altezza del muso dell’AlphaTauri permette di scorgere la soluzione aerodinamica su cui si basano le vetture ad effetto suolo 2022. I principali componenti meccanici sono posizionati su una superficie piana in modo da favorire il passaggio ai canali Venturi con sezioni più alte. Lo scopo di tale rivoluzione tecnica? Facilitare i sorpassi e rendere le gare ancor più spettacolari.

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F1, dove si colloca l’AlphaTauri nel 2022?

L’ex team Minardi ha fatto un lavoro egregio nelle ultime stagioni, conquistando podi prestigiosi con Pierre Gasly. Il francese ha avuto a disposizione delle auto con cui si è riuscito a togliere diverse soddisfazioni. La squadra ha chiuso nel 2021 al sesto posto della graduatoria mondiale, a soli tredici punti dall’Alpine. A Faenza si lavora su basi solide, grazie al know-how della squadra RB e alla potenza di fuoco delle Power Unit Honda.

La Red Bull Racing, sin ora, è stata la grande delusione: la RB18 ha mostrato la nuova livrea con il colosso dell’informatica Oracle, ma in sostanza si è trattata della presentazione della show car già mostrata dalla FIA a Silverstone nella passata stagione. A Milton Keynes hanno deciso di non giocare a carte scoperte, a differenza di Aston Martin e McLaren che hanno messo in mostra alcune soluzioni tecniche interessanti.

Le nuove monoposto hanno richiesto una riprogettazione degli ingombri e una generale revisione dei componenti principali. Tutti i team hanno dovuto lavorare, nella passata stagione, contemporaneamente su due progetti. L’AlphaTauri non avrà la pressione di dover colmare il gap dai campioni della Mercedes, ma svolgerà un ruolo importante per il team di riferimento Red Bull. La scuderia con sede a Faenza avrà gli occhi puntati su Yuki Tsunoda. Il giapponese, dopo aver scippato il sedile a Daniil Kvjat, ha alternato buone performance a prestazioni al di sotto delle aspettative nel 2021.

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La AT03 richiederà uno stile di guida diverso rispetto alla vettura della passata stagione. Potrebbero essere molto più veloci in curva, ma sui rettilinei il peso maggiore delle monoposto potrebbe fare la differenza. Si prevedono tempi sul giro, generalmente, più alti rispetto a quelli ottenuti nello scorso campionato. Dopo aver conquistato 142 punti nel 2021, l’AlphaTauri potrebbe e dovrebbe lottare nel mezzo della griglia per la medesima posizione della scorsa annata, sognando di calcare nuovamente, in qualche gara pazza, il podio.

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