Marc Marquez chiude la fase invernale di MotoGP con tempi ancora lontani dalla vetta. Un problema preoccupa il campione della Honda.
La sessione di test al Mandalika Circuit per Marc Marquez si chiude con il nono posto finale, ma è un dato poco influente in questa fase di stagione. Il fenomeno del team Repsol Honda ha dovuto provare molti aggiornamenti sulla sua nuova RC213V ed era reduce da un lungo stop, contrassegnato dalla diplopia che non gli ha permesso di allenarsi in moto se non nelle settimane precedenti alla preseason.
Accusa un ritardo di quattro decimi dal compagno di squadra Pol Espargarò, miglior crono nella combinata dei tre giorni in Indonesia. Un buon segnale che lascia guardare con maggiore ottimismo al nuovo campionato quasi alle porte, dopo un difficile biennio per il marchio HRC in classe regina. Marc Marquez è però ritornato a guidare in modo aggressivo, nonostante il braccio destro continui a destare qualche piccola preoccupazione.
Marc Marquez lontano dal top
Il campione di Cervera sembra ritornato al confine del limite con la Honda, è ritornato a divertirsi in sella alla RC-V versione 2022, anche se necessita di modificare alcuni aspetti del suo stile per poter trarre il massimo del potenziale. Dopo tre giorni di lavoro a ritmi sostenuti la spalla è ritornata a farsi sentire. “Ho avvertito dolore, per questo non sono andato alla ricerca del crono, avrebbe richiesto uno sforzo troppo grande. Mi sono concentrato più sul setting e sui passo gara”.
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Fra tre settimane si cominceranno a tirare le prime somme. Dal 4 al 6 aprile la MotoGP ritorna a fare sul serio con la gara in notturna sul circuito di Losail. Rispetto alla Malesia c’è stato un bel passo avanti e questo è il dato maggiormente rilevante e di interesse per il box Honda che attende il suo ritorno in grande stile per raggiungere nuovamente traguardi importanti.
Marquez, l’obiettivo è chiaro: lo spagnolo spaventa gli avversari
Ma Marc Marquez frena l’euforia: “Non so quale risultato sarebbe possibile se dovessi fare un Gran Premio qui domani perché oggi ho chiuso solo 14° (con un gap di sette decimi, ndr). Ma c’erano anche condizioni speciali qui, la pista all’inizio era scivolosa. Ma alla fine della terza giornata non c’era più niente di cui lamentarsi in termini di grip. Mi manca ancora quella sensazione molto speciale con la moto”.