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Superbike, Bautista fissa l’obiettivo: Razgatlioglu e Rea sono avvertiti

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Matteo Bellan

Bautista è decisamente carico per il Mondiale Superbike 2022: sente di avere un grande potenziale con la Ducati.

Magari pubblicamente non lo dirà mai, ma sicuramente Alvaro Bautista ha qualche rimpianto per aver lasciato la Ducati nel 2019. Aveva debuttato in maniera strepitosa nel Mondiale Superbike e restando con il team Aruba Racing avrebbe potuto puntare al titolo.

Alvaro Bautista (GettyImages)

Già nell’anno di esordio buttò via un mondiale che sembrava già suo. Avrebbe avuto la chance di riprovarci, dato che il suo feeling con Panigale V4 R era fantastico, ma non trovò l’accordo economico per rinnovare e preferì accettare l’offerta della Honda.

I due anni con il team HRC sono stati al di sotto delle aspettative, dato che la nuova CBR1000RR-R Fireblade non è cresciuta sufficientemente, e così ha accettato di tornare in Ducati. I primi test sono andati bene e lo spagnolo ha grande voglia di prendersi ciò che nel 2019 ha perso.

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Bautista nel recente test svolto a Portimao ha concluso con il terzo tempo e ottime sensazioni in sella alla Ducati Panigale V4 R. Intervistato da Speedweek, si è detto soddisfatto della sua situazione: “Non c’è alcun problema specifico, devo solo sentirmi meglio. Non ho raggiunto ancora il 100% con la moto, forse sono all’85%. L’obiettivo è colmare questo divario”.

Rispetto al 2019, la quattro cilindri bolognese ha subito qualche modifica e lui dopo due anni sulla Honda ha bisogno di riadattarsi. Comunque si dice molto fiducioso per la nuova stagione, sente che il potenziale è davvero alto e di poter essere al top: “Il ritmo è veloce e costante. Più giravo e più ero rapido. L’obiettivo di Dall’Igna e Ducati è vincere il Mondiale, ci stiamo impegnando per farcela”.

La casa di Borgo Panigale non vince il titolo Superbike dal 2011, quando fu Carlos Checa con il team Althea a portare la Ducati in trionfo. Sono passati oltre dieci anni e c’è la voglia di tornare sul tetto della categoria.

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La V4 R è una moto decisamente competitiva, tocca ai piloti fare la differenza. Scott Redding nei due anni in rosso non è riuscito a conquistare il titolo, ci riproverà Bautista al ritorno nel team Aruba. Il campione in carica Toprak Razgatlioglu e il vice-campione Jonathan Rea sono avvisati. Entrambi sanno che dovranni fare i conti con il rivale ducatista.

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Matteo Bellan

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