F1, Ross Brawn è sicuro: ecco perché nessuno ripeterà le sue furbate

Il direttore generale della F1, Ross Brawn, ha parlato delle zone grigie del regolamento tecnico 2022. I team saranno riusciti a trovare una soluzione geniale come accaduto nel 2009?

Nel 2022 la Formula 1 ha deciso di cambiare faccia, puntando sulle auto ad effetto suolo e riproponendo un concetto aerodinamico messo in soffitta quarant’anni fa. La categoria regina del Motorsport oggi ripropone delle auto più semplici ed essenziali anche nel disegno delle ali posteriori ed anteriori. Alcuni team hanno deciso di non calare tutte le carte al momento delle presentazioni, mentre altri hanno scelto di sfoggiare delle soluzioni tecniche che potrebbero anche essere copiate dagli altri competitor.

Ross Brawn (Getty Images)
Ross Brawn (Getty Images)

Si è parlato di un regolamento tecnico molto stringente, ma in realtà tante squadre hanno proposto alcuni dettagli diversi, soprattutto nella zona delle pance. Alcune caratteristiche saranno per forza simili tra le varie monoposto, ma ci sono tanti altri aspetti nascosti sotto la carrozzeria che potrebbero fare la differenza più grande. C’è tanta attesa per vedere in pista le nuove auto.

A tal riguardo Ross Brawn, ex tecnico della Ferrari, oggi uomo chiave di Liberty Media ha promosso in pieno questo nuovo regolamento che aiuterebbe ai piloti di restare più attaccati in pista. Il tutto si traduce in battaglie più ravvicinate, grazie all’aerodinamica semplificata delle auto ad effetto suolo. L’idea di fondo è quella di puntare ad uno spettacolo più appagante per i fan, allargando la sfida a tanti team che negli ultimi anni hanno sofferto le pene dell’inferno.

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F1, la convinzione di Ross Brawn

Squadre storiche come Ferrari, McLaren, Williams sperano di aver ridotto il gap dai top team Mercedes e Red Bull Racing. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, Brawn e l’aerodinamico Tombazis hanno analizzato il meccanismo su cui si basano i progetti delle monoposto 2022. “Più che a rendere facili i sorpassi abbiamo pensato a ravvicinare le prestazioni delle macchine. Non è tanto il numero dei sorpassi ad interessarci quanto la loro qualità e questo dovrebbe crescere con il diminuire delle turbolenze aerodinamiche che prima rendevano instabili le monoposto in fase di attacco”.

E’ chiaro che vi sarà una perdita di carico aerodinamico che dovrebbe avvantaggiare le vetture che seguono e quindi favorire l’effetto scia. Il problema è che quando si cambia il regolamento c’è il rischio che un team poi domini la stagione grazie ad una furbata. Il primo pensiero dei team è quello di trovare una zona grigia che permetta di indirizzare uno sviluppo in grado di fare la differenza in pista. A tal proposito Brawn e Tombazis hanno dichiarato che le zone grigie sono veramente poche rispetto al passato e quindi il regolamento ha dato meno spazio agli ingegneri per soluzioni geniali come, ad esempio, la stessa Brawn GP di Ross che nel 2009 vinse il titolo mondiale.

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Dall’alto della sua esperienza in diversi team di Formula 1, Brawn è sicuro che nel 2022 non ci saranno furbate. “Non mi aspetto comunque che qualcuno possa trovare un escamotage come il doppio fondo della Brawn GP. Abbiamo imparato la lezione dal passato. Sarei comunque sorpreso se Mercedes, Red Bull e Ferrari non fossero davanti“. Una provocazione quella di Ross Brown che proprio grazie ad un’intuizione clamorosa riuscì a levarsi la soddisfazione di vincere un titolo mondiale con un team intitolato a suo nome. Tombazis, infine, ha aggiunto che finora la diversità fra le macchine presentate rappresenta un segnale importante circa la libertà di azione dei tecnici, a dispetto di quello che sostanzialmente si era detto in precedenza da parte di tanti ingegneri e squadre.

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