Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, non nasconde una esigenza: a Maranello saranno costretti a copiare soluzioni tecniche di altri team.
La Ferrari si prepara a vivere una fase delicatissima di analisi dati nei test prestagionali di Barcellona e Bahrain. La nuova F1-75 sarà studiata in ogni minimo dettaglio per correre, eventualmente, ai ripari in diverse aeree da cambiare o migliorare, prendendo spunto anche dalle idee dei competitor. Un nuovo regolamento tecnico permette di ricominciare da un foglio bianco, tuttavia le linee delle auto presentate nei giorni scorsi subiranno ulteriori sviluppi nel corso delle prossime settimane.
Archiviato un 2021 amaro con zero vittorie, la Rossa vuole ricominciare a lottare per traguardi importanti. Il terzo posto in classifica costruttori della scorsa annata è una magra consolazione per il team più vincente della storia della F1. Non ci si poteva attendere miracoli nella passata stagione, e per questo motivo la Rossa ha deciso di compromettere il 2021 per concentrarsi sul progetto F1-75. Complice una SF-1000 da incubo nel 2020 e una SF21 altalenante, la Ferrari non sale sul primo gradino del podio da quasi due anni e mezzo. Sebastian Vettel, sotto le stelle di Singapore, strappò l’ultimo successo del Cavallino Rampante nel 2019.
Il tedesco è stato sostituito lo scorso anno da Carlos Sainz. Dopo aver sfidato nel 2017 e nel 2018 i campioni del mondo della Mercedes, il 2019 fu caratterizzato dal caso Power Unit della SF90. L’auto, dopo la pausa estiva, iniziò a volare e vincere GP. L’indagine della FIA portò ad un accordo segreto teso a salvare l’immagine della casa italiana, ma non la competitività in pista. Chiusa la parentesi triste delle ultime annate, la Rossa si è così proiettata con coraggio al 2022, sperando di aver osato nella giusta direzione. Questo è ciò che si augurano i tifosi e i vertici del Cavallino in vista della rivoluzionaria nuova era della Formula 1.
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Il Presidente Elkann ha fatto grandi proclami in vista della settantatreesima stagione, al via il prossimo 20 marzo. La Rossa vuole dimenticare le delusioni cocenti del passato. A Maranello manca un titolo dal lontano 2008 con la conquista del costruttori con Massa e Raikkonen. Due piloti che oggi sono, ufficialmente, ritirati. L’ultima corona in classifica piloti è arrivata nel 2007 con il finlandese che riuscì ad avere la meglio al fotofinish sulla coppia McLaren Alonso – Hamilton.
La Ferrari potrà ritenersi soddisfatta nel 2022, solo se tornerà nelle posizioni di vertice. L’inserimento di Carlos Sainz è stata una nota positiva della scorsa annata. Grazie alla costanza dello spagnolo, la Scuderia Ferrari ha chiuso al terzo posto in classifica costruttori, dietro le inarrivabili Mercedes e Red Bull Racing. I quattro podi del 2021 hanno portato il figlio d’arte del Matador al quinto posto nella graduatoria generale, precedendo il suo ex teammate Lando Norris in McLaren Mercedes e l’attuale compagno di squadra Charles Leclerc.
Mattia Binotto e la Ferrari F1-75, un solo imperativo: onorare la storia
I piloti sono una delle certezze della Rossa. Sul piano tecnico tutti i team brancolano un po’ nel buio. L’aspetto positivo è che le auto presentano soluzioni molto diverse tra loro, mentre si era temuto una uniformità quasi monomarca in vista di una standardizzazione voluta dalla FIA. La F1-75 è un’auto coraggiosa e innovativa. Mattia Binotto, però, sarebbe pronto a correre ai ripari: “Penso che quando si guarda ai nuovi regolamenti, potrebbero esserci concetti diversi tra i team. Sarà necessario osservare e persino copiare buone soluzioni e introdurle il più rapidamente possibile. Vedremo molto sviluppo all’inizio e molte prestazioni relative da squadra a squadra che potrebbero cambiare, quindi l’auto più veloce all’inizio non sarà necessariamente la più veloce dopo cinque o sei gare”, ha spiegato l’ingegnere di Losanna.
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