Il pilota spagnolo, Carlos Sainz, ha una forte perplessità in vista dell’inizio del campionato 2022. Lo spagnolo non è convinto di una novità introdotta in questa delicata stagione.
Il nuovo regolamento tecnico ha stravolto la F1 con l’introduzione, in una forma rivisitata, delle auto ad effetto suolo. Quaranta anni fa furono abolite, ma ora sono tornate in pista per una nuova delicata era della categoria regina del Motorsport. Prima del dominio incontrastato di Red Bull Racing e Mercedes il cambio epocale del 2009 diede vita ad una stagione folle con il trionfo della Brawn GP. La squadra di Ross sfruttò una zona grigia del regolamento per vincere entrambi i titoli mondiali. La debuttante scuderia britannica, originata dalle ceneri della Honda, vinse grazie alla trovata del doppio diffusore.
Stavolta gli ingegneri della FIA hanno lavorato sulla creazione di un regolamento con norme più stringenti che non permettessero altri casi Brawn. Lo stesso Ross ha parlato della vicenda, spiegando che non c’è il rischio di altre furbate nel 2022. La Rossa, naturalmente, ha colto l’occasione per presentare una vettura innovativa con soluzioni all’avanguardia. A Maranello i tecnici non hanno avuto timori nello sfoggiare una nuova monoposto con forme sinuose e aggressive.
Per ora è ancora presto per valutare come le squadre svilupperanno le auto ad effetto suolo. I piloti dovranno valutare l’affidabilità e la velocità di vetture che devono ancora scendere in pista nei test prestagionali. A tal proposito le prove di Barcellona e in Bahrein daranno ai team l’opportunità di avere i primi riscontri. Mattia Binotto ha spiegato che verranno analizzati tutti i dati, cercando di capire cosa funziona e cosa andrà cambiato nel corso delle settimane. In Bahrain il 20 marzo si spegneranno le luci del primo appuntamento del campionato del mondo 2022.
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I timori di Carlos Sainz
Lo spagnolo è sembrato entusiasta del nuovo progetto del Cavallino. Al momento della presentazione il madrileno si è dichiarato pronto a portare in alto in alto la squadra in questa nuova era. La F1-75 attira l’occhio per il muso che si restringe in punta, l’avantreno con sospensioni push rod, a differenza del pull rod della McLaren. Il contrasto rosso e nero enfatizza le linee decise dell’auto. Il banco di prova più importante sarà rappresentato dalle qualifiche del GP del Bahrain, sebbene la Rossa abbia già mostrato delle idee rivoluzionarie.
“Penso che dobbiamo aspettare di essere in pista e trovarci in scia ad un’altra vettura per capire se si perderà o meno carico. Questo aspetto, inoltre, può cambiare anche a seconda della vettura che ti trovi a seguire“, ha dichiarato lo spagnolo. Una delle sue qualità migliori è la capacità di adattarsi ad una nuova monoposto. In carriera lo ha dimostrato ovunque, passando dalla Toro Rosso alla Renault, esplodendo in McLaren e confermandosi, nel 2021, al volante della Ferrari.
Nella passata stagione il figlio d’arte del Matador si è tolto, grazie al terzo posto di Abu Dhabi, il capriccio di arrivare al quinto posto in graduatoria mondiale. Un risultato che ha sorpreso solo chi non conosceva il madrileno, in grado anche in passato di essere costante e determinato. C’è, però, un pensiero che sta turbando Sainz sin dal giorno della presentazione della F1-75. Carlos ha parlato delle nuove mescole Pirelli da 18 pollici che dovrebbero ridurre il riscaldamento, favorendo battaglie più ravvicinate in pista.
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“Le abbiamo provate l’anno scorso sulla vettura della passata stagione e già sembra che sia un passo nella giusta direzione. Dovrebbero darci la possibilità di spingere un po’ di più in gara e sfidare le vetture davanti, poter girare più da vicino. Un’incognita sarà sicuramente la visibilità, le gomme più grandi potrebbero renderla un problema, specialmente nei circuiti cittadini“, ha analizzato Carlos.