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Formula 1

F1, Mercedes vs Red Bull: scopriamo le differenze progettuali

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Giovanni Messi

Mercedes e Red Bull hanno dominato il campionato di F1 appena terminato, ma c’è già battaglia tra le nuove monoposto ad effetto suolo.

La F1 ha messo le squadre di fronte ad una sfida totalmente diversa nel 2022: i nuovi regolamenti hanno imposto il ritorno dell’effetto suolo, l’avvento dei pneumatici Pirelli da 18 pollici dotati di copricerchio e tante altre novità. L’obiettivo di Liberty Media e della FIA è quello di ravvivare la competizioni, dopo stagioni di dominio Mercedes, raggiunta soltanto dalla Red Bull nel 2021.

F1 Mercedes e Red Bull (GettyImages)

La speranza è che l’equilibrio ritrovi spazio in uno sport in cui c’è sempre stato un padrone, ma con meno vantaggio sulla concorrenza. Nella seconda parte della seconda stagione, coloro che non avevano a disposizione una monoposto di un top team venivano quasi regolarmente doppiati, tranne che in gare pazze come quella di Monza.

La F1 ha bisogno di ritrovare anche una Ferrari da mondiale, cosa che non accade da diversi anni. L’ultima volta che la rossa è riuscita a giocarsi un campionato sino all’ultima gara è stato nel 2012, quando Fernando Alonso si spinse oltre i limiti della monoposto venendo beffato da Sebastian Vettel per soli tre punti.

Il nuovo progetto del Cavallino è estremo, opposto a quello della Mercedes e, dalle poche immagini che sono trapelate della RB18, anche dalla Red Bull. La vettura di Adrian Newey si è subito distinta per la scelta della sospensione pull rod all’anteriore, soluzione per cui ha optato anche la McLaren.

La differenza sostanziale con il push-rod è la seguente: quando la vettura entra nella fase di rollio il push rod lavora in compressione, mentre la pull-rod lo fa in trazione. Il puntone, nello schema pull rod, è leggermente più spesso e montato con una diversa inclinazione, come si poteva ben vedere anche dagli on-board di qualche anno fa, quando la Ferrari decise di puntare su questa soluzione tra il 2012 ed il 2015. La McLaren, lo fece nel 2013, abbandonandola subito.

Con le nuove monoposto, l’inclinazione del pull-rod favorirebbe un minor disturbo aerodinamico ai flussi che si incanalano nel fondo della vettura, e dalle indiscrezioni invernali, sembrava che anche la Ferrari avesse intrapreso tale direzione. Tuttavia, la presentazione della F1-75 ha sciolto ogni dubbio, dal momento che la rossa ha deciso di puntare sul classico pus rod.

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F1, ecco le prime differenze tra Mercedes e Red Bull

La Mercedes ha subito spaventato la concorrenza per l’eleganza delle sue forme. Nelle ultime stagioni, le F1 avevano raggiunto un livello impressionante di rastremazione delle pance, ed anche la W13 è andata in questa direzione. Le fiancate sono corte e strette, e lasciano in bella vista una nervatura che si trova sopra al canale Venturi, parte fondamentale delle nuove monoposto.

A livello di differenze progettuali con la rivale Red Bull, possiamo iniziare la nostra analisi dalle sospensioni. La Mercedes ha scelto il push rod, contro il pull rod della RB18. Sulla vettura di Adrian Newey c’è, tuttavia, un dilemma: nell’immagine trapelata del frontale della monoposto, si nota la mancanza di un braccetto.

Red Bull e Mercedes (Twitter)

La cosa potrebbe rappresentare una rivoluzione per il mondo della F1, anche se è probabile che l’elemento fosse stato semplicemente smontato e che verrà applicato per il prossimo ritorno in pista. Dal punto di vista del passo, la freccia d’argento appare nuovamente la più lunga del lotto, mentre la Red Bull ha percorso una via diversa.

Dando un’occhiata alle pance, quelle della RB18 sono più lunghe e simili a quelle dell’AlphaTauri: si tenterà di emulare, in minima parte, l’effetto coanda che veniva prodotto una decina di anni fa, idea che venne fuori dalla geniale mente di Newey. L’ala anteriore della monoposto di Max Verstappen e Sergio Perez ha un’endplate tagliato, con una forma particolare e diversa da quella della Scuderia di Faenza.

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Per quanto riguarda il cofano motore, quello della Mercedes presenta una sorta di coperchio che potrebbe essere aperto per favorire un miglior raffreddamento, mentre sulla Red Bull sembra esserci qualcosa di ancor più particolare: la sensazione è che ci sia un profilo a zig-zag, che va in netta controtendenza con la concorrenza. Quel che è certo è che la standardizzazione che si profilava all’orizzonte è stata smentita da queste presentazioni, per la grande gioia degli appassionati.

Red Bull (Twitter)
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