Red Bull, cosa nasconde la RB18? Ecco perché non viene mostrata

La Red Bull non vuole rivelare le immagini della RB18 ed aspetta i test di Barcellona per farlo. Proviamo a capire che c’è sotto.

In casa Red Bull c’è un’atmosfera particolare, quella di chi sa di dover difendere un qualcosa di storico conquistato pochi mesi fa. Max Verstappen è riuscito a rompere il dominio Mercedes all’ultima gara dello scorso ciclo tecnico, dove il team di Brackley voleva concludere da imbattuto in entrambe le classifiche.

Red Bull (Twitter)
Red Bull (Twitter)

Gli uomini di Toto Wolff sono riusciti a vincere l’ottavo titolo costruttori in otto anni, ma l’alloro dei piloti è andato a Milton Keynes, rendendo il figlio di Jos il primo campione del mondo proveniente dall’Olanda. Tralasciando i fatti di Abu Dhabi sul quale si è già discusso abbastanza e che sono costati il posto a Michal Masi come direttore di gara, non si possono togliere i meriti a Super Max.

La stagione del #33 è stata strepitosa, con dieci vittorie portate a casa ed un ruolino di marcia che lo ha visto chiudere a podio quasi in tutte le gare. La Red Bull, dal canto suo, è riuscita a chiudere un gap di quasi mezzo secondo al giro dalla Mercedes in un solo inverno, sfruttando alla grande la nuova regola sui fondi e la crecita della power unit Honda.

Come detto, il resto lo ha fatto Verstappen, che otto anni dopo Sebastian Vettel riporterà il #1 in F1. L’olandese sa che ora verrà la parte più difficile, quella in cui dovrà confermarsi come re del Circus. Dopo una sconfitta beffarda come quella maturata a Yas Marina, Hamilton sarà ancor più affamato, con la consapevolezza che il record di otto titoli mondiali è ancora raggiungibile. La possibilità di superare Michael Schumacher è il motivo principale per cui ha deciso di proseguire la sua avventura.

A Milton Keynes si è lavorato moltissimo sulla nuova RB18, ed il titolo vinto da Super Max ha portato nelle casse del team una vagonata di milioni dagli sponsor. La Oracle, colosso dell’informatica con sede nella Silicon Valley è divenuta main sponsor del team, ed anche la Bybit ha deciso di unirsi. Le due aziende, sommandosi, porteranno a Christian Horner oltre 150 milioni di dollari.

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Red Bull, sveliamo i misteri della RB18

La Red Bull RB18 ha fatto molto discutere in queste prime settimane di 2022. Nel giorno della presentazione, i tifosi sono rimasti molto delusi nel constatare che la monoposto svelata non era altro che una showcar dotata della nuova livrea, ma sprovvista addirittura del DRS.

La scorsa settimana, la vera RB18 ha fatto il suo esordio a Silverstone, incappando in alcuni problemi di affidabilità. Da un’immagine frontale, si è potuto notare che la sospensione anteriore ha uno schema pull rod, per cui ha optato anche la McLaren. Sul cofano motore sembra esserci un profilo a zig-zag, mentre la forma delle pance ricorda quella dell’AlphaTauri, nel tentativo di simulare in minima parte l’effetto coanda.

Red Bull

Gli endplate dell’ala anteriore sembrano essere tagliati, mentre il muso appare piuttosto allungato e con un’apertura sul naso, come nelle passate stagioni. Quello che tutti si chiedono è il motivo per il quale la Red Bull abbia effettuato lo shakedown di Silverstone a porte chiuse, al contrario di Mercedes, Aston Martin e Ferrari.

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I più suscettibili pensano ad una qualche genialata di Adrian Newey, che la squadra vuole tenere nascosta fino all’ultimo per evitare che possa essere copiata dalla concorrenza. Nel giorno della presentazione della Ferrari, Mattia Binotto ha dichiarato che la F1-75 è riuscita a copiare, in una sola settimana, una parte di un’altra monoposto, precisamente dell’Aston Martin. A Milton Keynes vogliono evitare cose del genere, e tra poche ore scopriremo, nei test di Barcellona, la vera anima della nuova vettura.

 

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