Il mondiale di F1 2022 si prospetta come uno dei più appassionanti di sempre. Secondo Timo Glock la Ferrari sarà della partita.
La Ferrari ha deciso di giocarsi un vero e proprio all-in per la sua F1 ad effetto suolo che dovrà giocarsi il mondiale 2022. La nuova F1-75 è un progetto estremo, frutto di un lavoro durato quasi due anni, nel tentativo di riscattare con forza un periodo difficile ed avaro di soddisfazioni.
L’ultima vittoria è datata 22 settembre 2019, quando Sebastian Vettel guidò la doppietta rossa di Singapore davanti a Charles Leclerc. Da quel momento in poi, la Scuderia modenese è piombata in un buco nero, fatto di delusioni e di umiliazioni. Una delle gare più difficili che si ricordano è quella del Mugello di due anni fa, quando le rosse venivano sverniciate da tutti sui rettilinei.
L’accordo segreto stipulato tra Mattia Binotto e la FIA ad inizio marzo 2020 è stato una condanna a morte per la rossa, che venne castrata della potenza della strepitosa power unit che metteva le ali alla SF90 sugli allunghi. Nel 2021 è stato fatto un gran lavoro che ha permesso alla Ferrari di salire dal sesto posto dell’anno prima al terzo posto nella classifica costruttori, riavvicinandosi alle prime piazze della F1.
Tuttavia, i tifosi vogliono di più. Come detto, nelle ultime due stagioni non sono arrivate vittorie, ma il primo gradino del podio non è stato appannaggio soltanto di Red Bull e Mercedes. Nell’ultimo biennio, anche l’AlphaTauri, la McLaren, l’Alpine e la Racing Point (oggi Aston Martin) sono riuscite a vincere, mentre il Cavallino si è dovuto accontentare delle due pole position di Charles Leclerc ottenute a Monaco e Baku lo scorso anno.
Il 2022 è l’occasione più ghiotta che si prospetta per la casa di Maranello, nella speranza che il digiuno di successi venga interrotto il più possibile. Per quanto riguarda il mondiale, tra i costruttori non si vince dal 2008, mentre tra i piloti l’ultima gioia è datata 2007 grazie a Kimi Raikkonen.
Il digiuno che separava i titoli di Jody Schekter e Michael Schumacher durò 21 anni, qui siamo quasi a 15. Anno dopo anno, l’incantesimo si allunga sempre di più, e l’entourage diretto da Binotto sa che le monoposto ad effetto suolo saranno l’ultima spiaggia: o si vince o, con ogni probabilità, si andrà a casa.
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La F1 è uno sport molto competitivo e dove le cose cambiano alla velocità della luce. Questo concetto è molto chiaro a Lewis Hamilton, beffato all’ultimo giro da Max Verstappen ad Abu Dhabi, ma che in passato vinse il primo titolo proprio negli ultimi metri grazie a Timo Glock.
Per ogni tifoso della Ferrari è impossibile dimenticare quanto accadde nel GP del Brasile 2008, quando il britannico superò la Toyota del tedesco all’ultima curva portandosi a casa il titolo, lasciando nella disperazione l’idolo locale Felipe Massa. Glock, che dopo la F1 ha avuto esperienze nel DTM ed in Formula E, nutre molta fiducia nel nuovo progetto del Cavallino, come ha dichiarato a “SKY“.
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“Sì, penso che siano in grado di giocarsela per il titolo. La coppia di piloti è molto forte e penso che le loro pretazioni della passata stagione lo abbiano dimostrato. Carlos Sainz ha stupito tutto lo scorso anno, è stato incredibilmente forte al debutto in Ferrari. L’aver messo sotto pressione Charles Leclerc più e più volte rende bene l’idea del suo talento, che gli ha permesso difinire davanti a lui anche nel campionato del mondo. Sono molto fiducioso nel fatto che questi due porteranno la rossa in alto“.