La Mercedes sta lavorando duramente per portare in pista una W13 molto diversa nei test del Bahrain. Scopriamo cosa cambia.
In casa Mercedes prosegue lo svezzamento della F1 W13, la monoposto progettata da James Allison e Mike Elliott per dare la caccia al titolo piloti e per continuare la striscia di otto mondiali costruttori vinti consecutivamente. Lewis Hamilton e George Russell avranno a disposizione la “rientrante” freccia d’argento, dopo due stagioni disputate con il colore nero come simbolo di lotta al razzismo.
Va detto, per onor di cronaca, che la nuova monoposto non ha colpito particolarmente per dei concetti così estremi. Mettendola a confronto con Ferrari e, soprattuto, con Red Bull, si evince che le strade percorse sono diametralmente opposte, e che la W13 è stata quella più conservativa.
La F1 è tornata a puntare sull’effetto suolo per le monoposto 2022, e la parte della monoposto che può maggiormente fare la differenza è quella del fondo, invisibile ai nostri occhi. La Mercedes conta molto sulla potenza della propria power unit, che dal 2014 in avanti è sempre stata il punto di riferimento, eccezion fatta per il 2019.
Nelle ultime stagioni, il team di Brackley era sempre stato quello che riusciva a macinare il maggior numero di chilometri nei test invernali, ma quest’anno qualcosa sta cambiando. Nella prima giornata, i due alfieri di Toto Wolff avevano totalizzato 127 tornate, 77 per Russell e 50 per Hamilton, che era subentrato al nuovo compagno di squadra al pomeriggio.
I due, quest’oggi, si sono scambiati i ruoli, con il sette volte campione del mondo che ha inanellato 40 tornate, già superati da George al pomeriggio. Nel complesso, la Ferrari ha percorso all’incirca quasi una cinquantina di giri in più rispetto alle frecce d’argento, mentre la Red Bull, dopo la maratona di ieri di Max Verstappen, si è fermata in mattinata con Sergio Perez.
Il messicano è stato bloccato da un guasto al cambio, che ha richiesto qualche ora per essere riparato. Si tratta del primo allarme nel box di Milton Keynes, ma c’è da dire che anche le monoposto della Stella a tre punte stanno svolgendo un lavoro difficilmente decifrabile, almeno per ora.
Nel paddock di Barcellona, stando a quanto riportato da “Motorsport.com” pare si stia diffondendo una voce molto curiosa: la Mercedes starebbe lavorando ad una sorta di versione B della W13, da portare in pista in occasione dei test in Bahrain previsti dall’11 al 13 marzo, per poi disputare il Gran Premio del fine settimana successivo con quest’auto.
La cosa era già accaduta nel 2019, quando due versioni differenti della freccia d’argento vennero mandate in pista a distanza di una settimana, sul tracciato di Barcellona. Ovviamente, è bene sottolineare un dettaglio: tra qualche giorno, così come avvenuto tre anni fa, il team di Brackley portò alla luce una monoposto evoluta non sulla base delle indicazioni della prima sessione di test (sarebbe impossibile prepararne una nuova in una settimana).
La Mercedes aveva da tempo deciso di dividere il lavoro su due specifiche diverse della W13, in modo da analizzare al meglio i dati e capire come intervenire per limare eventuali problematiche. Nel 2019, la strategia si rivelò vincente: la monoposto portata al debutto alla prima settimana presentava delle grandi difficoltà nella gestione delle gomme, che vennero prontamente risolte pochi giorni dopo.
La versione B si presentò al Gran Premio d’Australia piazzando una netta doppietta, risultato ripetutosi anche nelle quattro gare successive. Quel mondiale venne dominato dagli uomini di Toto Wolff, che si augurano di poter riproporre lo stesso risultato. Gli avversari iniziano a temere il peggio, considerando il grande potenziale economico e tecnologico delle frecce d’argento.
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