Joan Mir non ha ancora sciolto nessuna riserva sul contratto con Suzuki. Il campione del mondo tiene il costruttore sulle spine.
Joan Mir ha vinto il titolo mondiale 2020 quasi in sordina, senza ricevere i dovuti onori dall’opinione pubblica. Ha riportato al vertice un marchio come quello della Suzuki, che gode di un budget sicuramente ridotto rispetto agli altri colossi giapponesi. Non tutti gli hanno riconosciuto il merito di aver portato sul tetto del mondo la GSX-RR, ma al maiorchino non pesa: “Mi aspettavo un po’ più di riconoscimento dalle persone, ma penso che il tempo mi premierà”.
Il pilota delle Baleari ha intenzione di fare il bis iridato. Nel 2021 ha chiuso 3° in classifica iridata, complice anche una moto non troppo all’altezza degli avversari. Ma nella pausa invernale i tecnici Suzuki hanno fatto un netto passo in avanti e l’arrivo di Livio Suppo colma quel vuoto lasciato da Davide Brivio un anno fa. Adesso tocca a Joan Mir prendere una decisione sul suo futuro, ma serviranno ancora alcune settimane e lascia il mercato piloti con il fiato sospeso.
Non è un mistero che sia stato contattato da altri costruttori per sondare il terreno. Ma Joan Mir vuole davvero lasciare Suzuki? “Non posso parlare molto di questo argomento perché è complicato. Deciderò presto e lo comunicherò quando sarà tutto ufficiale. Non è facile avere a che fare con tutte queste scartoffie che arrivano con i rinnovi. Vedremo cosa succede. Noi piloti chiediamo sempre di più ed è troppo presto per dire se quello che hanno portato sia sufficiente per lottare per il titolo”.
L’obiettivo del campione spagnolo è essere costantemente davanti e dimostrare che la conquista di un Mondiale non è mai casuale. Non si accontenta ti vincere qualche gara all’anno, ma vuole il titolo iridato per la seconda volta. “Vincere il campionato era il mio sogno – dice a DAZN -, ma quando vinci hai nuovo stimoli e più voglia di allenarti. Fisicamente sto meglio che mai. Mi piace la pressione, un ambiente senza pressione non ti stimola al 100%. Mi piace essere ottimista e poi spero di non essere sorpreso in peggio”.
L’arrivo di Livio Suppo come team manager è sicuramente un ulteriore stimolo per Joan Mir e tutto l’ambiente: “Per me è importante. Una squadra è un ingranaggio e nessun anello può mancare”.
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