In una intervista a Times Radio, l’ex patron della F1 Ecclestone ha confermato le sue simpatie per Putin e si è schierato con lui.
La guerra in Ucraina sta sconvolgendo anche il mondo dello sport. Dal calcio al basket, dal volley al judo, tutte le Federazioni stanno prendendo provvedimenti contro Nazionali, club e atleti russi e bielorussi. E il mondo del motorsport non è da meno. La F1 nei giorni scorsi ha per il momento messo in stand-by il GP di Russia, in programma a settembre a Sochi. Ma soprattutto si sta cercando di mettere al bando sponsor, team e piloti russi nelle varie categorie.
C’è però chi in queste ore sta andando controcorrente. ma non è una sorpresa, visto che già in passato aveva mostrato una certa vicinanza alla Russia e al suo leader, Vladimir Putin. E parliamo di una vecchia conoscenza della F1, Bernie Ecclestone.
L’ex capo della F1 ha difeso clamorosamente il presidente russo mentre le sue truppe continuano la loro invasione in Ucraina. In un’intervista a Times Radio, ad Ecclestone è stato chiesto cosa pensasse della situazione che si è venuta a creare nell’Est Europa. E la risposta è stata scioccante, perché l’ex boss del Circus, oggi 91enne, è andato decisamente controcorrente, sostenendo Putin anche in questo momento.
Parlando poi dell’opportunità o meno di disputare il GP di Russia, Ecclestone ha dichiarato: “Penso che dipenda molto da quale sia esattamente lo stato delle cose tra Ucraina e Russia. Suppongo che siano le persone coinvolte nell’evento a decidere in merito, perché forse altre persone pensano che sia la cosa giusta da fare per la Russia. Quindi, come può chiunque altro giudicare esattamente cosa sta succedendo oggi?”.
Parlando poi di un incontro che ha avuto con Putin in passato, Ecclestone ha ammesso il suo debole: “Come persona l’ho trovato molto diretto e onorevole. Ha fatto esattamente quello che diceva che avrebbe fatto senza argomenti”. Ma quando il presentatore ha sostenuto che, in realtà, Putin non è stato così onorevole, visto il fatto che è tornato sui suoi passi, invadendo l’Ucraina, Ecclestone ha semplicemente risposto: “Le circostanze cambiano, giusto?”.
A Ecclestone è stato anche chiesto se crede possibile la possibilità di un GP di Russia anche con il possibile forfait dei suoi campioni, Max Verstappen in testa: “Sì, certo che può. È una persona nell’evento”, ha risposto, quasi facendo capire che si tratta di un numero in griglia e niente di più. “Spetta interamente alla FIA e al gruppo della Formula 1 decidere se prendere parte o meno alla gara”.
Infatti, la FIA ha rilasciato una dichiarazione poco dopo la pubblicazione dell’intervista con Ecclestone che diceva: “Il Campionato del Mondo FIA di Formula 1 visita Paesi di tutto il mondo con una visione positiva per unire le persone, unendo le nazioni. Stiamo osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e speriamo in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Giovedì sera la Formula 1, la FIA e le squadre hanno discusso la posizione del nostro sport e la conclusione, inclusa l’opinione di tutte le parti interessate, è che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali”.
Ma a quanto pare, fosse stato lui ancora il boss della F1, il GP di Russia si sarebbe corso comunque. E forse per questo è meglio che Ecclestone non sia più in quella posizione.
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