La nuova Red Bull RB18 ha impressionato il mondo della F1, ma anche la Ferrari non è da meno. Una delle due filosofie è vincente.
In casa Red Bull c’è grande ottimismo attorno alla RB18, la nuova monoposto progettata da Adrian Newey per il mondiale 2022. Il team di Milton Keynes ha tutte le carte in regola per difendere il titolo vinto da Max Verstappen tre mesi fa ad Abu Dhabi, ma anche per tornare all’iride costruttori che latita dal lontano 2013, all’epoca di Sebastian Vettel e Mark Webber.
Dopo una presentazione farlocca ed uno shakedown tenuto segretissimo, la vera monoposto di Super Max e di Sergio Perez è venuta allo scoperto nei test di Barcellona, dove ha attirato l’attenzione di tutti sin dalla sua prima uscita dai box. Attorno alle 9 di mercoledì scorso, Verstappen ha lasciato il box del team anglo-austriaco, attorniato da fotografi e membri delle altre squadre.
Persino il grande rivale Lewis Hamilton è rimasto stregato dalle forme della nuova Red Bull, monoposto che si caratterizza principalmente per due motivi: il primo è la sospensione anteriore pull rod, schema scelto soltanto dalla McLaren tra le altre squadre, mentre la concorrenza ha optato all’unisono per un più classico push rod.
Fa impressione il modo in cui viene ritagliata la parte inferiore dei sidepod, creando una sorta di canale. Nel dettaglio, quest’area beneficia in particolare dell’effetto Coanda, da sempre molto gradito ad Adrian Newey. In questa maniera, il flusso d’aria non si stacca dal corpo vettura, fornendo un flusso efficiente fino al bordo del longherone dell’ala posteriore inferiore, creando carico aerodinamico.
È interessante vedere come le prese d’aria dei sidepod abbiano un bordo d’attacco basso che si estende sorprendentemente in avanti. Questo elemento ha in realtà due funzioni: alimentare i sistemi di raffreddamento nei sidepod, nonché dirigere il flusso d’aria inferiore verso il profilo più basso dell’alettone posteriore.
I primi giorni di test sul tracciato di Barcellona hanno dato un esito positivo, anche se c’è un piccolo dubbio che riguarda l’affidabilità della monoposto: Perez è infatti incappato in un guasto al cambio al giovedì mattina, perdendo tempo prezioso dopo che Verstappen era riuscito ad inanellare ben 147 tornate nella prima giornata.
La RB18 si è poi rifatta nel giorno seguente dove è tornata a girare come un orologio, chiudendo però alle spalle di Ferrari, Mercedes e McLaren a livello di chilometri percorsi. Tuttavia, c’è molto ottimismo riguardo al nuovo gioiello di Newey, con degli sviluppi importanti che verranno portati in Bahrain.
Red Bull, Helmut Marko la vede davanti alla Ferrari
Durante i test di Barcellona si è fatto un gran bel parlare della Ferrari. La F1-75, con 439 giri totalizzati (oltre 2000 chilometri), è risultata la vettura più attiva, non incappando neanche in un minimo problema tecnico. La Red Bull è apparsa molto costante nelle simulazioni di passo gara, mentre la Mercedes ha piazzato una doppietta montando le gomme C5, le più morbide messe a disposizione dalla Pirelli.
Secondo quanto si è appreso, il team di Brackley porterà una sorta di versione B in Bahrain, da provare nei test e da mandare poi in gara. La Ferrari, viceversa, non dovrebbe presentare particolari novità, anche se i rumors lasciano sempre il tempo che trovano in questo periodo dell’anno.
Intervistato da “F1-Insider“, il Super-consulente della Red Bull, Helmut Marko, ha lanciato una nuova frecciatina al Cavallino, esaltando il potenziale del suo team e della Mercedes: “Siamo soddisfatti. Sono sicuro che avevamo più carburante a bordo rispetto alla maggior parte degli altri. Penso che siamo alla pari con la Mercedes ed appena davanti alla Ferrari“.
Quell’appena utilizzato dall’ex pilota austriaco fa ben sperare i tifosi della Rossa, dal momento che se la tendenza fosse confermata, significherebbe aver ridotto quasi del tutto un gap che appariva incolmabile sino a pochi mesi fa. Marko ha toccato anche il discorso relativo al licenziamento di Michael Masi, trovandosi in totale disaccordo con la FIA.
“Non è giusto che sia stato allontanato dal suo ruolo in quel modo. Non avrebbero dovuto interrogare Masi, ma cosa è accaduto in quella particolare circostanza. Al momento stiamo lavorando ad una soluzione più moderna, proprio come nel calcio, con prove video, una specie di VAR“. Tale tecnica entrerà in vigore proprio ad inizio stagione e sarà interessante seguirne gli sviluppi nelle prime gare.