Max Verstappen si è portato a casa il titolo mondiale nel 2021. Se non ce l’avesse fatta, l’addio alla Red Bull sarebbe stato vicino.
La F1 sta per tornare in pista, e dopo i primi test di Barcellona abbiamo finalmente scoperto le forme delle monoposto 2022 ad effetto suolo. Attualmente, le squadre si stanno trasferendo in Bahrain dove comincerà la caccia al trono di Max Verstappen, laureatosi campione del mondo nel pazzo finale di Abu Dhabi di metà dicembre.
Dall’11 al 13 marzo è prevista la seconda sessione di test invernali, mentre dal week-end successivo si inizierà a fare sul serio con il Gran Premio del Bahrain, in programma sul tracciato di Sakhir. Per il secondo anno consecutivo, la stagione comincerà in Medio Oriente, con il Gran Premio d’Australia spostato a terza tappa dopo l’Arabia Saudita.
Le prime schermaglie in pista le abbiamo vissute a Barcellona, dove, dal punto di vista prestazionale, nessuno ha deciso di scoprirsi. Le prime reazioni delle squadre parlano di una Ferrari molto forte, capace di completare ben 439 giri in tre giorni, risultando la vettura più attiva del lotto.
Tutti guardano con grande attenzione Verstappen e la Red Bull, presentatasi con una RB18 che incute timore solo a guardarla. La sensazione è che Adrian Newey abbia firmato l’ennesimo capolavoro, attraverso una monoposto che ha già fatto invecchiare tutte le concorrenti, anche se sarà la pista a dare il giudizio definitivo.
Il geniale progettista britannico è riuscito a vincere l’ennesimo titolo mondiale lo scorso anno, dopo quelli portati a casa con Sebastian Vettel ed i trionfi in Williams e McLaren degli anni Novanta. Super Max, dal canto suo, ha sfruttato in maniera eccelsa il mezzo che aveva a disposizione, andando anche oltre i limiti della vettura in molti casi, sconfiggendo la coppia composta da Lewis Hamilton e dalla Mercedes dopo anni di dominio.
L’olandese è stato da sempre protagonista dell’orbita Red Bull, che lo ha fatto debuttare, tramite la Toro Rosso, quando era ancora minorenne nel 2015. Helmut Marko ha sacrificato ben due prodotti del suo vivaio come Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo per cedergli il passo e farlo diventare il leader indiscusso del team di Milton Keynes, ma i risultati conseguiti gli hanno dato ragione.
Verstappen, la Red Bull ha rischiato di perderlo
Come sappiamo, la Red Bull ha vissuto degli anni difficili dopo i titoli vinti da Sebastian Vettel. I problemi con la power unit Renault avevano fatto perdere molta competitività al team di Christian Horner, che poteva contare su telai molto performanti, non supportati da un motore all’altezza. Max Verstappen, dal canto suo, si è più volte lamentato della mancanza di potenza, e la sua squadra ha così deciso di scommettere sulla Honda per tornare a giocarsela.
Dopo un paio di stagioni di apprendistato, in cui l’olandese ha comunque ottenuto cinque vittorie, nel 2021 il pacchetto è divenuto vincente, portandolo al mondiale. Papà Jos, ex pilota e vero e proprio allenatore di Super Max, ha raccontato, nel documentario di “Viaplay” quanto sia stata difficile la rincorsa al vertice ed il concreto rischio che ha corso la Red Bull in mancanza di risultati importanti.
“Vincere il mondiale era l’obiettivo e ci è riuscito. Penso che questo ci dia anche maggiore calma, ti rende rilassato, altrimenti dovresti continuare a migliorarti ed a spingere costantemente. Forse avresti cambiato squadra per raggiungere questo obiettivo, ma sono così felice che siamo riusciti a conquistare quel titolo con la Red Bull. Hanno dato a Max la possibilità di entrare in F1 e ora possiamo andare avanti per molto tempo“.
Come ricorderete, al termine del Gran Premio di Abu Dhabi era stato proprio l’olandese ad urlare via radio: “Posso restare con voi per altri 10 o 15 anni?“. Attualmente, con un titolo mondiale conquistato ed un team che è tornato all’apice della competitivà, l’orange appare un intoccabile e presto siglerà un nuovo rinnovo contrattuale.