La Ducati sarà penalizzata in futuro dopo un lavoro enorme svolto in inverno per progettare una novità tecnica importante nel 2022.
La Desmosedici è diventata la regina indiscussa della griglia nelle ultime due annate. La Rossa di Borgo Panigale ha dominato le ultime due stagioni. Nel 2020 ci hanno pensato Dovizioso e Petrucci a portare la Rossa sul tetto del mondo. Lo scorso anno Pecco Bagnaia e Jack Miller si sono confermati al vertice, festeggiando il secondo titolo costruttori di fila.
L’obiettivo della Rossa è tornare a vincere entrambi i titoli mondiali. Il successo in classifica piloti manca addirittura dal 2007 con l’australiano Casey Stoner. Si è lavorato tanto per risultare competitivi anche sui tracciato dove la Desmosedici ha fatto un po’ fatica nel 2021. Il punto di forza della Ducati è sempre il motore, ma sotto tutti i profili il bolide di Borgo Panigale ha lati positivi.
Per Pecco Bagnaia sarà una grande possibilità. Nella parte finale del 2021 ha vinto quattro delle ultime sei gare, sfiorando il successo anche nella seconda tappa Misano. Jack Miller dovrà alzare l’asticella, invece, se vorrà continuare la sua avventura nella squadra campione del mondo. Nella passata stagione è stato Pecco a rubare la scena, arrivando alle spalle del campione Quartararo.
MotoGP, presa di posizione contro la Ducati
Le novità tecniche della Ducati hanno rubato la scena nei giorni di test prestagionali. Il nuovo abbassatore dinamico della Ducati ha subito catalizzato l’interesse degli altri team che hanno già storto il naso per la soluzione. Il sistema all’anteriore permette di abbassare la moto non solo in partenza, ma anche durante il giro. Anche in passato la Ducati è stata precursore di innovazioni tecniche straordinarie, come accaduto con il cucchiaio e con le ali.
Sky ha dato la notizia che quest’anno la Rossa sarà considerata regolare ma non vedremo più l’abbassatore all’anteriore sulla moto di Borgo Panigale nel 2023 o 2024. C’è stata, infatti, una riunione con tutti i costruttori e i cinque team ufficiali hanno dato parere contrario per il futuro. Una mazzata per la casa italiana che aveva investito tempo e soldi nella progettazione di una soluzione tecnica all’avanguardia.
In passato, come nel caso delle ali, si era parlato di un problema di sicurezza. Successivamente la Ducati ha elaborato la carena nella conformazione aerodinamica che potete ammirare nell’immagine in alto. Stavolta però i costruttori hanno parlato di un fattore costi che si aggiungerebbe negli anni avvenire. I costruttori hanno spiegato che occorrerebbe fare dei grossi investimenti e il tutto non avrebbe una ricaduta sulle moto di serie, oltre al solito tema sulla pericolosità.
Nelle prossime settimane la commissione imporrà il ban per il 2023 o 2024, limitando la casa italiana. Una questione non di poco conto che nasconde una battaglia politica tra i team che va avanti da anni. I costruttori giapponesi, essendo in ritardo sull’innovazione, hanno cercato di porre un limite per i prossimi anni. Si tratta del primo boccone amaro da ingoiare per i tecnici di Borgo Panigale.