La Ferrari vuole tornare a fare la voce grossa in pista. Il team principal Mattia Binotto e i tecnici del Cavallino hanno elaborato un nuovo motore che ha dato risultati già positivi.
Sebbene nei test non si conoscano le mappature e i carichi di benzina, la Ferrari in Spagna ha percorso il maggior numero di chilometri rispetto ai competitor. Una affidabilità frutto del lavoro dell’ingegnere Mattia Binotto e degli altri tecnici della Rossa. Il team principal, da esperto motorista, ha da tempo rivolto l’attenzione alla creazione di un motore performante e molto affidabile. Tutto è stato pensato per essere usato fino al 2025, considerato il congelamento delle Power Unit per tre anni.
Dopo stagioni di grande sofferenza, a Maranello il primo obiettivo da centrare nel 2022 era quello di sviluppare una nuova Power Unit in grado di reggere il confronto con la concorrenza. Mercedes e Red Bull Racing motorizzata Honda hanno dominato la scorsa annata, lasciando le briciole agli avversari. Nei piani della Rossa c’è la volontà ora di tornare a vincere, nella speranza di lottare per il titolo mondiale.
I proclami delle passate stagioni del Presidente Elkann hanno riacceso l’entusiasmo dei tifosi. Due anni senza vittorie hanno creato un vuoto che la Rossa poteva colmare solo con un nuovo regolamento tecnico. Spazio alle auto ad effetto suolo che dovrebbero rimescolare le carte. Il management della Scuderia sta cercando di abbassare un po’ le aspettative, salite alle stelle dopo i primi riscontri di Barcellona. Il primo step sarà quello di ritornare a vincere un Gran Premio per poi puntare a qualcosa di superiore.
Ecco quanto è migliorato il motore Ferrari
Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno una voglia matta di salire sul gradino più alto del podio. Sebastian Vettel è stato l’ultimo pilota in grado di vincere una gara, nella notte di Singapore, al volante della Ferrari. Sono trascorsi quasi due anni e mezzo. Parliamo della seconda striscia più negativa della storia della Rossa nella categoria regina del Motorsport.
Per ovviare ad una situazione difficile da digerire per un team del blasone della Scuderia modenese, Leclerc e Sainz hanno avuto in dote la F1-75. Una vettura molto innovativa sul piano aerodinamico, con soluzioni tecniche all’avanguardia. Mattia Binotto ha definito il nuovo modello una vettura coraggiosa. L’aspetto migliore della nuova monoposto si nasconde sotto il cofano, con il propulsore Superfast.
Il nuovo motore è stato chiamato superveloce non a caso. I tecnici hanno lavorato ad una nuova camera di combustione (ICE), con un totale riprogettazione del blocco tradizionale. Il motore ha un’architettura V6 molto bassa e compatta allo scopo di permettere un’aerodinamica più estrema al posteriore. La camera di combustione, in grado di eseguire una fase di esplosione con tempi di accensione repentini, ha dato il nome alla nuova Power Unit 2022.
Il dato più importante dei test di Barcellona è relativo all’affidabilità. La F1-75 ha percorso ben 439 giri in tre giorni, senza mai avere un gusto tecnico. Tra qualche settimana scopriremo quanto la Ferrari ha progredito anche sul piano telaistico, ma i feedback dei piloti sono stati positivi. A Maranello hanno migliorato anche i programmi CDF (Computational Fluid Dynamics) per non lasciare nulla al caso.
Gli ingegneri a Maranello hanno sviluppato il motore Superfast con nuovi condotti di aspirazione, in grado di generare turbolenze per favorire la velocità di propagazione della fiamma, regalando maggiore omogeneità alla miscela aria-benzina e alla fase di esplosione. La parte ERS è stata migliorata rispetto a quella introdotta nel 2021. L’erogazione dell’energia elettrica sarà più efficace e per un tempo più lungo, riducendo al minimo le perdite di energia e migliorando lo stoccaggio nelle batterie. Ora è tempo di cogliere i frutti del duro lavoro.