L’Autobianchi A112 ha segnato un’epoca, diventando un simbolo del nostro Paese. Ecco come potrebbe essere un nuovo modello Lancia.
L’Autobianchi A112 è stata una vettura importante per il nostro Paese, riuscendo a diventare un simbolo per migliaia di italiani, avendo un costo accessibile. Nonostante i decenni trascorsi dalla sua scomparsa dai listini, la vettura conserva ancora un suo fascino inimitabile che attira tantissimi estimatori che l’hanno posseduta.
Il designer Tommaso D’Amico ha reinterpretato in chiave moderna il modello dell’epoca con uno stile elegante che rimane inconfondibile. Il marchio Autobianchi è stato fondato a Milano da Giuseppe Bianchi nel 1955 e fece il botto di vendite con la Bianchina (300.000 esemplari venduti), anche grazie all’immagine che riuscì a darle il ragioniere Ugo Fantozzi, il personaggio cinematografico ideato e interpretato da Paolo Villaggio.
Il marchio italiano finì sotto il controllo della Fiat nel 1968 che lanciò la A112. Questo modello prese il posto della Bianchina e riuscì a fare meglio della precedente vettura, superando il milione di esemplari venduti. L’ultimo modello della casa meneghina fu la Y10, presentata nel 1985, che rivoluzionò il segmento delle utilitarie made in Italy.
Il render della nuova Lancia A112
Nel 1995 l’Autobianchi terminò l’attività, mentre la FIAT ne ha viste di tutti i colori, fino all’entrata nel Gruppo Stellantis, nata dalla fusione tra la FCA e la PSA. La A112 rappresenterebbe un modello interessante per le nostre giungle urbane. Un’auto piccola ed economica con una certa vivacità nelle performance. Il rendering di Tommaso D’Amico dà l’idea di come potrebbe essere una versione moderna della vettura italiana.
L’utilitaria potrebbe arricchire il listino della Lancia e presentare anche una motorizzazione elettrica se dovesse essere prodotta in futuro. La vettura compatta con 5 porte è caratterizzata da una grossa griglia centrale che rimanda al precedente modello. La vecchia A112 presentava delle linee squadrate e angolari che porterebbero fare la differenza anche sul modello attuale. Le dimensioni cresciute nel progetto fanno della versione oggetto del render un’auto rientrante nel segmento B.