Qualsiasi auto elettrica ha prezzi molto elevati. Gli automobilisti intenzionati a scegliere una EV devono fare i conti con una tecnologia molto cara, salvo qualche rara eccezione.
No Ecobonus – No party. Senza aiuti statali massicci, finalizzati alla diffusione delle EV, gli italiani faranno fatica a sostituire il parco auto vetusto che caratterizza le nostre strade. L’auto elettrica diventerà anche la norma (obbligata) dal 2035, ma al momento la proposta è limitata per lo più a veicoli che superano i 30.000 euro. Vi sono anche delle eccezioni che osserveremo con attenzione, pur rimanendo non alla portata di tutti.
Gli italiani sono innamorati delle auto a marchio FIAT, ma la 500 elettrica non è la più economica. L’obiettivo di gruppi come Stellantis è quello di puntare su auto sostenibili che possano arrivare a costare quanto le city car a motore endotermico. “La riduzione dei costi è una priorità per Stellantis, che punta a rendere il costo totale di proprietà delle auto elettriche equivalente a quello dei veicoli con motore a combustione interna entro il 2026“, aveva dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis, all’EV day 2021.
Per ora si tratta di proclami, come quelli proposti dalla VW, nei mesi passati, che aveva presentato il modello ID.3 (a partire da 34.000 euro) come una rivoluzione epocale che avrebbe dovuto avere lo stesso impatto della prima serie della Golf. La realtà che di VW elettriche in giro se ne vedono ben poche e i prezzi non sono bassi. L’obiettivo generale è portare entro il 2030 le auto elettriche al 70% del totale delle vetture vendute in Europa e al 40% di quelle vendute negli Usa.
La nuova Dacia Spring è la vettura elettrica più cheap in assoluto sul mercato italiano. L’azienda rumena ha proposto nel 2021 questo crossover in modalità elettrica ideale per le giungle urbane. Lunga 3,70 metri, la Dacia Spring è ottima per una famiglia che ama anche qualche viaggio fuori porta, presentando una capacità di carico di ben 620 litri. L’abitacolo è spazioso, ma le finiture sono spartane.
Ha un’autonomia di 305 chilometri ed è commercializzata in tre diversi allestimenti. Le linee sono tondeggianti, con il paraurti anteriore prominente, i fari a led affilati, mentre la mascherina nasconde lo sportellino di ricarica. Il motore ha una potenza massima 44 cavalli, il pacco batteria ha una capacità di 27,4 kWh, l’autonomia nel ciclo WLTP è di 230 km. Le performance sono scarse. L’auto impiega 19,1” per raggiungere da fermo i 100 km/h. Non è l’auto che si acquista per le prestazioni sportive, ma per una questione di risparmio dal benzinaio.
Oltre alla Dacia Spring a 20.650 euro che è la più economica, le altre auto a buon mercato sono: Renault Twingo Z.E.: 22.750 euro, Smart EQ fortwo: 25.769 euro, Volkswagen e-Up!: 25.850 euro, Fiat 500 elettrica: 27.000 euro. Poi nel range compreso tra 30.000 e 40.000 euro il listino propone: la Nissan Leaf: 32.200 euro, MG ZS EV: 32.270 euro, Opel Corsa-e: 33.100 euro, Peugeot e-208: 33.850 euro, Renault Zoe : 34.500 euro, Volkswagen ID.3: 34.850 euro, Mazda MX-30: 34.900 euro, MINI Electric: 34.900 euro, Kia e-Niro: 35.850 euro, Citroën ë-C4: 36.000 euro, Opel Mokka-e: 36.050 euro, Hyundai Kona Electric: 36.100 euro, Honda E: 36.400 euro, Skoda Enyaq iV: 38.000 euro, Peugeot e-2oo8: 38.750 euro e Cupra Born: 38.900 euro.
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