Tra Red Bull e Mercedes si profila una grande sfida nel 2022. Helmut Marko ha parlato del gap tra le due squadra più accreditate.
In casa Red Bull c’è voglia di riconfermarsi al top dopo il mondiale vinto con Max Verstappen nel 2021. Il team di Milton Keynes ha portato in pista la RB18, una monoposto estrema venuta direttamente dalle mani del genio Adrian Newey, che come suo solito ha disegnato con penna e righello sulla lavagna le forme della nuova creatura.
La squadra anglo-austriaca ha sistemato anche il proprio futuro, rinnovando sino al 2028 il contratto con il neo-campione del mondo alla cifra di 40 milioni di dollari a stagione. I primi test di Barcellona hanno visto la RB18 protagonista di run molto lunghi, ma anche di piccoli problemi come quello al cambio che ha colpito Sergio Perez, costringendo i meccanici ad un lungo lavoro di riparazione.
La Red Bull attende con ansia il Bahrain, dove arriverà un cospicuo pacchetto di aggiornamenti per rendere maggiormente bilanciata la prima F1 ad effetto suolo prodotta a Milton Keynes. Perez ha bisogno di trovare prestazioni dopo una stagione difficile, che ha impedito alla sua squadra di mettere le mani sul mondiale costruttori, e per puntare alla riconferma c’è bisogno di una grande mano da parte sua.
La RB18 ha stregato la concorrenza e persino il grande rivale Lewis Hamilton è rimasto colpito dalle sue forme: la sospensione anteriore pull rod, schema scelto soltanto dalla McLaren tra le altre squadre ed il modo in cui viene ritagliata la parte inferiore dei sidepod, creando una sorta di canale rappresenta un vero e proprio capolavoro.
Nel dettaglio, quest’area beneficia in particolare dell’effetto Coanda, da sempre molto gradito ad Adrian Newey. In questa maniera, il flusso d’aria non si stacca dal corpo vettura, fornendo un flusso efficiente fino al bordo del longherone dell’ala posteriore inferiore, creando carico aerodinamico.
È interessante vedere come le prese d’aria dei sidepod abbiano un bordo d’attacco basso che si estende sorprendentemente in avanti. Questo elemento ha in realtà due funzioni: alimentare i sistemi di raffreddamento nei sidepod, nonché dirigere il flusso d’aria inferiore verso il profilo più basso dell’alettone posteriore.
Red Bull, Helmut Marko smentisce il gap dalla Mercedes
La Red Bull ha presentato una monoposto estrema, bellissima nelle sue forme ed originale. A livello di forme, solo la Ferrari gli può essere paragonata a livello di rischi presi in fase di progettazione, dal momento che si tratta di due progetti estremamente diversi da quelli della concorrenza.
Nei test di Barcellona, le monoposto di Sergio Perez e Max Verstappen hanno concluso a circa mezzo secondo di ritardo dalle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, che per ottenere quei tempi hanno dovuto montare la mescola C5, la più morbida portata dalla Pirelli.
Il Super-consulente della Red Bull, Helmut Marko, ha subito fatto chiarezza sui distacchi visti a Barcellona e sulla questione peso, che sta tenendo banco ormai da settimane: “Siamo ancora lontani dal peso minimo della vettura e ci sono ancora parti nuove in arrivo che vedremo soltanto in Bahrain. Non siamo davvero indietro di mezzo secondo. Abbiamo guidato con gomme dure, mentre le gomme Mercedes erano di due mescole più morbide. Ma non vedo l’ora che arrivi il prossimo test“.
La carica, all’interno del team di Milton Keynes è piuttosto evidente. La squadra anglo-austriaca ha il chiaro obiettivo di riconfermare quanto di buono mostrato lo scorso anno, sperando in una power unit Honda altrettanto competitiva. Il pilota è una certezza, dal momento che Verstappen rappresenta forse il talento più forte in circolazione, che adesso guiderà anche con meno pressione dopo aver portato a casa il titolo tanto agognato.