Secondo alcune indiscrezioni, l’Audi potrebbe chiudere il programma endurance per il ritorno a Le Mans. Addio sogni per il “Dottore”.
L’Audi ha annunciato lo scorso anno la volontà di ritornare alla 24 ore di Le Mans e nel mondiale endurance dal 2023, puntando alla vittoria assoluta nella classe LMDh. La casa di Ingolstadt ha ottenuto ben tredici affermazioni nella maratona francese, dominando la scena dal 2000 al 2014.
In quel lasso di tempo, i tedeschi, sotto gli ordini del grande Wolfang Ullrich, hanno perso soltanto in due occasioni, contro la Bentley nel 2003 e contro la Peugeot nel 2009. A dire il vero, in occasione del successo del marchio britannico l’Audi non era presente in forma ufficiale, “prestando” alla Bentley anche alcuni piloti, come Dindo Capello che si impose in quell’edizione sulla mitica Speed 8.
La casa dei quattro anelli ha scritto la storia della 24 ore di Le Mans, trionfando per la prima volta con varie tipologie di motorizzazioni: nel 2001 arrivò il primo successo con un motore a benzina ad iniezione diretta, grazie a Frank Biela, Emanuele Pirro ed a Tom Kristensen su una R8 Sport.
Nel 2006 fu il tempo del primo trionfo con il motore Diesel, con la R10 TDI di Biela, Pirro e Marco Werner. L’unica ad impensierire la casa tedesca fu la Peugeot, regina di Le Mans nel 2009 con la 908 HDI FAP. Ullrich e soci tornarono al top sin dall’anno successivo, imponendosi anche con il primo motore ibrido nel 2012, grazie alla R18 e-tron quattro condotta da Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Tréluyer.
L’era dei tedeschi si è conclusa con l’ultimo successo di questo trio nel 2014, visto il contemporaneo ingresso della Porsche (anch’essa membra del gruppo Volkswagen). Dopo due anni di sfide contro la Toyota, la casa di Ingolstadt ha lasciato l’endurance al termine del 2016, un anno prima rispetto alla “sorella” di Weissach.
I nuovi regolamenti stabiliti dall’ACO e della FIA preparano le gare di durata ad una nuova era, iniziata lo scorso anno con l’avvento delle Hypercar. Audi e Porsche hanno annunciato da tempo il loro rientro a tempo pieno, con la seconda che ha già iniziato i test in pista della sua LMDh.
Audi, congelato il programma endurance
Stando a quanto riportato da “Autosprint“, l’Audi avrebbe congelato il programma LMDh, quello scelto per tornare a Le Mans da protagonista nel 2023. Dunque, gli appassionati del marchio di Ingolstadt potrebbero restare delusi, dal momento che è molto più probabile che il suddetto programma venga accantonato del tutto.
Tuttavia, il lavoro di sviluppo che era stato iniziato potrebbe non essere gettato al vento, dal momento che di Audi fa parte anche Lamborghini, che potrebbe rilevare il progetto entrando a Le Mans e nel mondiale endurance. Su questo aspetto le cose verranno chiarite in futuro, ma è bene sottolineare che i tedeschi potrebbero aver preso tale decisione in chiave F1.
Negli ultimi tempi si sono susseguite molte voci relative ad un ingresso dei tedeschi nel Circus, addirittura tramite l’acquisizione della McLaren sia per quanto riguarda l’automotive che la gestione sportiva. Tuttavia, l’affare non si concretizzerà prima del 2026, quando verranno introdotte power unit più semplificate e prive dell’MGU-H, che tanto fece soffrire la Honda nei suoi primi anni.
Dell’abbandono del programma endurance non sarà felice Valentino Rossi, che in questa stagione debutterà con Audi nel Fanatech GT World Challenge. Il nove volte campione del mondo della MotoGP ha sempre covato il sogno di correre a Le Mans, e dopo il rifiuto della Ferrari era speranzoso di arrivarci grazie alla casa dei quattro anelli. Anche Lamborghini potrebbe essere un’opzione valida, anche se per ora resta un’ipotesi remota. I tifosi attendono delle importanti novità nelle prossime settimane.