Mercedes e Red Bull vedono la Ferrari in vantaggio, soprattutto per il tempo in più passato in galleria del vento. Ma Binotto minimizza. Chi avrà ragione?
Tra le vetture che hanno stupito maggiormente dopo la sua presentazione e i primi giri in pista c’è assolutamente la Ferrari. Dopo anni di magra, la casa di Maranello ha dedicato anima e corpo per il progetto della F1-75, che deve essere la monoposto del riscatto. Se Red Bull e Mercedes hanno già annunciato grosse novità per la seconda tornata di test, in programma in Bahrain, la Rossa invece non stravolgerà il proprio progetto. Infatti, come più volte ripetuto dai vertici della scuderia, si andrà sostanzialmente a caccia di conferme dopo aver messo in mostra una consistenza importante a Barcellona.
Sul tracciato catalano la F1-75 ha accumulato un chilometraggio superiore a tutto il resto del gruppo. E adesso tutta questa mole di dati e di informazioni è stata studiata dalla Rossa per capire se i dati del simulatore sono gli stessi avuti in pista. E solo successivamente intervenire per correggere alcuni “difetti”.
Ferrari, Binotto spiega il vero vantaggio sugli avversari
L’obiettivo della scuderia di Maranello sarà quello di sviluppare al meglio la base della F1-75, che sembra essere nata bene. Una vettura che, nonostante il problema del porpoising, ossia del saltellamento dovuto all’effetto suolo, ha mostrato ottimi spunti dal punto di vista aerodinamico.
La Ferrari ha vissuto nel 2020 la sua peggiore stagione in 40 anni, arrivando solo al sesto posto in classifica, il che significa che ha avuto molto più tempo di sviluppo rispetto ai suoi rivali Mercedes e Red Bull. Sulla base dell’ordine di arrivo del campionato costruttori 2020, la casa di Stoccarda ha avuto il minor tempo di sviluppo. E proprio da qui è arrivato il primo allarme. Secondo il boss Mercedes Toto Wolff, la Ferrari potrebbe avere un vantaggio fino a 2-3 decimi sul giro rispetto agli avversari con questo tempo extra in galleria del vento.
La realtà però, secondo i vertici di Maranello, è ben diversa. Il team principal Mattia Binotto infatti ha ammesso che avranno ancora del tempo da spendere in Ferrari per affinare la vettura dal punto di vista aerodinamico, ma che il vantaggio accumulato è in termini di di solo un paio di sessioni di lavoro rispetto ai competitor. “Forse è un decimo al giro se sei molto bravo, penso che questa sia la cifra”, ha detto Binotto.
Il capo della Ferrari ha spiegato il perché di questo risibile vantaggio: “Dipende tutto da come gestisci le priorità, quanto sei bravo ed efficiente nelle tue attività. Se guardi alla Mercedes, alla Red Bull, a quanto erano forti l’anno scorso, non c’è dubbio che come squadra sono molto, molto forti e penso che i regolamenti siano in vigore per aiutare quelli che sono meno efficienti. Per noi era importante cercare di concentrare l’attenzione e la priorità sul 2022”. Ed è stato fatto. Ma il lavoro in galleria del vento non ha permesso di accumulare un vantaggio siderale sugli altri.
Di sicuro c’è che la Ferrari ha deciso di puntare tutto sul progetto 2022, e che abbia spinto in maniera decisa su molte aree per colmare il gap con la concorrenza e anzi farsi trovare pronta al meglio per l’inizio del nuovo campionato. Ora ci sarà da capire se davvero la Rossa è tra le favorite o meno. E i test in Bahrain diranno tanto. E capiremo davvero se le parole di Binotto erano un bluff o meno.