La nuova Ferrari è pronta per tornare in pista nella seconda tornata di test invernali in Bahrain. La F1-75 vuole continuare a stupire.
In casa Ferrari la pressione dev’essere ai massimi storici. Al via del mondiale della riscossa mancano solo dieci giorni, quelli che separano le nuove F1 ad effetto suolo dall’esordio assoluto in un week-end di gara. Tra poche ore prenderanno il via i test del Bahrain, che saranno disponibili in diretta televisiva per tutti gli appassionati.
Sulla nuova Rossa ci sono ancora tanti interrogativi, che riguardano principalmente le prestazioni. Come abbiamo detto già parecchie volte, l’affidabilità appare già raggiunta: Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno totalizzato ben 439 giri in soli tre giorni sul tracciato catalano, l’equivalente di oltre 2000 chilometri senza incappare nel minimo problema.
Per una monoposto del tutto nuova è un ottimo risultato, considerando che agli avversari non è tutto filato liscio. La Red Bull ha avuto un problema al cambio con Sergio Perez, mentre l’Alpine è andata a fuoco quando a bordo c’era Fernando Alonso. Tutto nella norma in casa Mercedes, ma la W13 ha percorso oltre 50 passaggi in meno rispetto alla Ferrari, quasi un Gran Premio di Spagna intero.
A Maranello si è puntato su un progetto estremo, rischioso, ma con l’obiettivo di essere vincente dopo tanti anni di delusioni. Il primo target da raggiungere sarà quello di tornare alla vittoria, risultato che manca dal 22 settembre 2019, quando Sebastian Vettel guidà la doppietta rossa di Singapore davanti a Leclerc.
Dopo il fallimento del progetto 2020, anche quello dello scorso anno è stato bloccato in anticipo per preparare al meglio il 2022, con la consapevolezza che stavolta non saranno ammessi errori. Negli ultimi giorni, il monegasco ha detto: “Mi piacerebbe vincere tutte le gare, ma sarebbe già grandioso portarne a casa cinque. Per vincere il mondiale potrebbe essere sufficiente dal momento che ci attendiamo un grande equilibrio, con la costanza che risulterà fondamentale“.
Sul fronte piloti, Carlos e Charles hanno bisogno di pochi consigli: il loro obiettivo è quello di attaccare in ogni fine settimana, evitando qualche errore di troppo che si è visto lo scorso anno. In caso di mondiale tirato, ogni minimo sbaglio potrebbe tramutarsi un dramma sportivo, per cui è bene salvaguardare la monoposto da ogni tipo di incidente.
Ferrari, in Bahrain con la power unit di Barcellona
Le monoposto stanno per tornare in pista in Bahrain, dove l’ultima tre giorni di test che si disputerà tra domani e sabato chiuderà questa fase di pre-stagione. Stando a quelle che sono le indiscrezioni, la Ferrari si presenterà a Sakhir con una monoposto tutto sommato simile a quella che ha girato in Spagna, con l’obiettivo di iniziare a scoprirne il potenziale.
Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, la rossa girerà nei test con lo stesso propulsore di Barcellona, con l’obiettivo di portarlo a raggiungere i 6000 chilometri. Questo significherebbe che nei tre giorni di prove in Medio Oriente occorrerebbe raddoppiare la distanza coperta sul tracciato catalano, un obiettivo molto impegnativo per il Cavallino.
I test di Sakhir saranno ancor più interessanti per la Ferrari e le sue ambizioni di titolo, soprattutto sul fronte affidabilità: le temperature del Bahrain saranno ben più alte rispetto a quelle spagnole, e le squadre potrebbero aprire numerose branchie per permettere un miglior raffreddamento della power unit.
La curiosità maggiore si cela attorno alla Mercedes, che secondo le indiscrezioni dovrebbe presentarsi con una versione B della W13, come già fatto nel 2019. La stampa ha parlato di una vettura che ha migliorato di un secondo le prestazioni di quella precedente al simulatore, grazie ad un nuovo posizionamento dei radiatori ed alla quasi totale mancanza di fiancate. Il progetto sembra a dir poco mostruoso, ma anche fin troppo fantasioso. Tra poche ore, l’arcano verrà finalmente svelato.
Sul fronte Red Bull si attendono altre novità tecniche, anche se la RB18 non dovrebbe subire una rivoluzione completa. Max Verstappen arriva a Sakhir fresco del rinnovo contrattuale da 40 milioni di dollari a stagione sino al 2028, e con la grande voglia di confermarsi re. Tra le sorprese potrebbe esserci la McLaren, che a Barcellona ha fatto molto bene sia sul lato affidabilità che prestazionale, aspetto che a Sakhir inizierà ad assumere maggior importanza. Al momento della verità mancano ormai pochi giorni.