Marc Marquez ha chiuso in quinta posizione il Gran Premio del Qatar, evitando di prendersi rischi eccessivi. Ecco come ha guidato.
La prima tappa del Motomondiale è andata in archivio nel segno dell’Italia a Losail. Andrea Migno ha vinto la gara della Moto3, Celestino Vietti quella della Moto2, mentre Enea Bastianini ha firmato l’impresa in MotoGP imponendosi con la Ducati del Gresini Racing. Un risultato storico per i nostri colori, nel giorno del ritorno in sella di Marc Marquez e della grande crisi delle Desmosedici ufficiali.
Il Gran Premio del Qatar è stato a dir poco imprevedibile, ma ricco di emozioni forti. Bastianini ha centrato la prima vittoria in top class all’inizio della sua seconda stagione, spaventando proprio l’otto volte campione del mondo, che lo ha candidato al ruolo di antagonista per il titolo: “Enea è stato incredibile, aveva un passo superiore a quello di tutti gli altri e, esattamente come Pol, credo che quest’anno possa lottare per il titolo“.
La Honda si è presentata in Qatar supportata dall’ottimismo, visti i risultati dei test invernali. In quel di Mandalika, in Indonesia, Pol Espargaró aveva fatto segnare il miglior tempo con tanto di record della pista, mettendo in mostra il gran potenziale della RC213V versione 2022.
Marquez, dal canto suo, deve ancora trovare il giusto feeling con il mezzo, non dimenticando che proviene da due brutti infortuni. Il suo compagno di squadra ha ammesso candidamente: “Mi sento benissimo con la nuova moto, sembra cucita su me stesso ed è fantastico guidarla. Mi dispiace di non aver vinto, ma inizialmente ho spinto troppo, consumando eccessivamente gomme e carburante“.
Il nativo di Cervera non ha mai avuto il passo di Pol, su una pista che entrambi non avevano mai digerito troppo, esattamente come la Honda. Lo spagnolo ha avuto un drop delle gomme nel finale di gara, venendo infilato prima da Bastianini e poi dall’Aprilia di Aleix Espargaró. L’otto volte iridato non è andato oltre la quinta posizione, ma i segnali positivi sono molti.
Marquez, ecco come è cambiato il suo stile di guida
Dopo due infortuni gravi come quelli che gli sono capitati, c’era da aspettarsi un Marc Marquez più cauto al suo rientro in pista. Come avrete notato, la sua guida è risultata molto differente rispetto all’aggressività che mette di solito, che lo porta a staccare sempre scomposto nel tentativo di fare meno metri in curva e di non diminuire troppo la velocità.
Un’analisi effettuata da “Marca” riporta proprio le stesse sensazioni sopracitate, che anche lui stesso aveva predetto. Altro motivo del suo cambiamento in sella è dettato dalla nuova Honda, che lo ha portato addirittura ad affermare: “Mi sembra di guidare per un’altra marca, è tutto così diverso“. La nuova RC213V è risultata meno agile, per lo stile di guida di Marquez, nei cambi di direzione, girando meno negli angoli con cui la si solleva. Senza dubbio, le difficoltà sono maggiori per lui.
“Ora, come d’incanto, mi trovo alla guida con un telaio più rigido o meno rigido, a seconda delle situazioni e delle piste, e le cose si risolveranno. È lì che dovrò essere paziente in queste prime gare per non perdere troppi punti in vista del campionato per cercare di strafare. Devo cercare di rimanere fuori dai guai, portando a casa tanti punti. Come in Qatar, ci saranno molte gare in cui non avrò il passo per vincere, ma sarà importante arrivare al traguardo“.
Questa lezione l’avranno imparata bene in casa Ducati, con un doppio ritiro pesante che è arrivato domenica. Jack Miller ha accusato noie di natura elettronica, mentre Pecco Bagnaia è franato addosso a Jorge Martin provocando il ritiro di entrambi. Dalla prossima gara in poi non saranno più permessi passi falsi.