La Spagna ha dominato l’ultimo decennio della MotoGP ed il podio di Pol Espargaró ha regalato un primato storico al paese.
La nuova stagione del Motomondiale si è aperta in Qatar nel segno del dominio italiano. Enea Bastianini ha sbancato in classe MotoGP con la Ducati del Gresini Racing, regalando una gioia incredibile al team del grande Fausto gestito ora dalla moglie del compianto ex pilota, Nadia Padovani.
Le sue lacrime hanno emozionato tutti, in uno dei momenti più belli e commoventi degli anni recenti delle due ruote. La felicità per i nostri colori era iniziata nella mattinata di domenica, quando Andrea Migno si era imposto in volata in Moto3. Poco più tardi è toccato a Celestino Vietti dominare la scena in Moto2, con una gara condotta dalla partenza all’arrivo.
La MotoGP è pronta a vivere una delle stagioni più esaltanti di sempre con un equlibrio che regna sovrano. La superiorità della Ducati non è più netta come nella seconda parte della scorsa stagione, quando Pecco Bagnaia portò a casa ben quattro delle ultime sei tappe. La Desmosedici GP22 ha molti problemi, ed entrambi i rider del team ufficiale sono stati costretti al ritiro, mentre la vecchia GP21 di Bastianini marciava come un orologio.
La crescita di Honda, KTM e Suzuki ha impressionato tutti, con la RC213V che ha sempre faticato in Qatar che ha dominato per 18 dei 22 giri disputati grazie a Pol Espargaró. Lo spagnolo ha preso la testa della gara sin dal primo giro dopo un breve duello con Marc Marquez, mettendo in mostra un passo nettamente superiore rispetto al compagno di squadra specialmente nella seconda metà della gara.
Il rider iberico ha poi ammesso di aver sbagliato strategia dopo la gara: “Avevamo una tattica diversa, dovevo restare dietro e risparmiare gomme e carburante. Mi sono fatto prendere dal fatto che mi trovavo in testa ed ho voluto spingere, ma sono comunque contento“. Pol ha ammesso di essersi trovato benissimo sulla nuova Honda, che sembra cucita su misura per il suo stile di guida.
La MotoGP è stata dominata dai piloti spagnolo dal quasi ininterrottamente dal 2010 in avanti. Dopo gli ultimi due titoli di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez hanno imposto una dittatura netta tra il 2010 ed il 2019, con l’unica interruzione siglata 2011 grazie all’australiano Casey Stoner.
Nel 2020 è toccato a Joan Mir portare a casa il mondiale, con Fabio Quartararo che ha interrotto lo strapotere iberico lo scorso anno diventando il primo francese ad imporsi nella top class. Tuttavia, la Spagna è tornata a sorridere domenica scorsa, grazie al podio di Pol Espargaró che ha permesso a questo paese di eguagliare un record.
Il rider della Honda ha portato la Spagna ad ottenere almeno un podio per la trentunesima stagione consecutiva nella classe regina, che prima si chiamava 500 e che dal 2002 è diventata MotoGP. Ad inaugurare questa serie straordinaria ci pensò Alex Criville nel 1992, che chiuse terzo nel GP della Malesia di quell’anno.
Criville vinse il titolo della 500 nel 1999, aprendo la serie di trionfi della Spagna che è poi divenuto il paese dominante dopo l’epopea di Valentino Rossi. Nessuno ha fatto meglio della Spagna in questa statistica, anche se va detto che questo primato è oggi condiviso con un’altra nazione.
La Gran Bretagna ottenne podi per 31 stagioni consecutive dal 1949 al 1979, vale a dire nei primi tre decenni del Motomondiale. Dal canto suo, l’Italia non è mai riuscita ad arrivarci nonostante sia, di gran lunga, il paese che è riuscito a salire sul podio della classe regina per la maggior parte degli anni, essendoci salita in ben 66 delle 74 stagioni giocate fino ad oggi. Nel futuro, l’obiettivo per il nostro paese è quello di allungare la propria striscia.
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