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Formula 1

F1, Test Bahrain Day 2: Sainz e la Ferrari brillano, la Rossa è da titolo?

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Giovanni Messi

Il penultimo giorno di test di F1 in Bahrain va in archivio con il miglior tempo della Ferrari di Carlos Sainz. Verstappen segue da vicino.

I test in Bahrain stanno per volgere al termine, con le nuove F1 ad effetto suolo che sono ormai quasi pronte per il debutto ufficiale in un week-end di gara. La Ferrari continua a mandare dei segnali molto incoraggianti, con Carlos Sainz che ha piazzato il miglior tempo assoluto girando in 1’33”532 girando con mescola C4.

F1 Test (Twitter)

Questo compound, così come il C5, non verrà utilizzato la prossima settimana, dal momento che la Pirelli ha optato per una scelta più conservativa. Lo spagnolo ha effettuato una lunga simulazione di gara nell’ultima ora, evidenziando un eccellente passo con quella che sarà la mescola media della prossima settimana, andando però in sofferenza con grande carico di benzina e con le Soft.

Parlando di prestazioni, fa più fede l’1’33”9 ottenuto con mescola C3 da Sainz rispetto al crono che lo vede primeggiare in classifica, un ulteriore indice della bontà di questo progetto. Max Verstappen ha iniziato a scoprire leggermente le carte con la sua Red Bull, piazzandosi al secondo posto in 1’34”011. L’olandese ha girato a parità di gomma con il battistrada, ma anche con l’Aston Martin di Lance Stroll che è dietro di soli 53 millesimi.

Ciò rende bene l’idea di quanto i top team si stiano nascondendo, visto e considerato che il canadese nella simulazione di gara si prendeva regolarmente oltre un secondo e mezzo da Sainz. Il quarto posto è stato appannaggio di Lewis Hamilton, a bordo di una Mercedes nervosa ma che è comunque in crescita rispetto a ieri.

Il sette volte campione del mondo ha girato in 1’34”141, ma ha dovuto montare un set di C5 per ottenere questa prestazione. Tuttavia, la F1 W13 è stata molto più performante in quel singolo giro, mettendo in mostra meno correzioni e porpoising rispetto al resto della giornata.

F1, Ferrari davanti nel festival del sandbagging

In F1 si utilizza spesso il termine sandbagging relativamente ai test invernali: questo termine, che tradotto indica un sacchetto di sabbia, corrisponde alla volontà dei team di nascondersi, evitando di mostrare il proprio potenziale. Al solito, la Red Bull e la Mercedes sono le due squadre che lo fanno in maniera maggiore, ed anche in questo inizio di 2022 si stanno confermando.

Max Verstappen è apparso in gran forma, e la sensazione è che la RB18 sia la monoposto più in forma. Dagli on-board dei vari piloti si nota come l’olandese, così come Sergio Perez ieri, sono coloro che fanno meno fatica nel far girare queste monoposto, così pesanti e complicate da guidare rispetto alle loro progenitrici.

Tornando a guardare la classifica, in quinta posizione troviamo l’Alpine di Esteban Ocon, che con il suo 1’34”276 era stato il più rapido in mattinata. Tuttavia, la giornata del team di Enstone è stata nuovamente contrassegnata da alcuni problemi tecnici, che hanno portato la direzione gara ad esporre anche una bandiera rossa nel pomeriggio.

Charles Leclerc è sesto in 1’34”366, tempo ottenuto al mattino con mescola C3. Il monegasco, al quarto anno in F1 con la Ferrari, appare in buona forma, e nelle interviste si è detto molto ottimista in merito al potenziale della rossa. Alle sue spalle c’è Lando Norris, che anche oggi ha preso il posto dell’indisposto Daniel Ricciardo.

La McLaren continua a faticare notevolmente con i freni, che hanno causato diverse problematiche anche ieri. Le prestazioni potrebbero arrivare strada facendo, ma la monoposto è ancora acerba. Ottavo Sebastian Vettel con l’Aston Martin, seguito dalla Haas del rientrante Kevin Magnussen. Il danese ha girato in 1’36”505, beccandosi tre secondi dalla vetta.

La monoposto statunitense si conferma la peggiore del lotto, dal momento che AlphaTauri, Alfa Romeo e Williams sono alle sue spalle ma senza aver mai cercato il tempo oggi. Yuki Tsunoda è decimo davanti a Valtteri Bottas, con Mick Schumacher che ha girato in mattinata non andando oltre il tredicesimo posto.

In chiusura troviamo George Russell, davanti a Nicholas Latifi e Guanyu Zhou. Brividi per il canadese in mattinata, a causa di un principio d’incendio scatenato da un guasto al brake by wire. Fortunatamente non ci sono state conseguenze, anche se un commissario ha rischiato e non poco nello spegnere l’incendio senza sistemi di sicurezza. Si torna in pista domattina alle 8 ora italiana.

F1 Test (Twitter)
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