Redding è fiducioso sul potenziale della sua BMW M 1000 RR e “smentisce” anche Sykes, suo predecessore nel team.
Non è riuscito a riportare il titolo mondiale Superbike alla Ducati, ma dopo il biennio in rosso Scott Redding ha grandi motivazioni per il futuro. Ha deciso di sposare il progetto della BMW, che non ha mai vinto la corona iridata nel campionato e che sogna in grande.
Difficile immaginare che il team tedesco possa lottare per il titolo già nel 2022, dato che la M 1000 RR è una moto che lo scorso anno ha evidenziato di essere un po’ in ritardo rispetto alle concorrenti top. Servirà del tempo, ma è importante impostare il lavoro nella giusta direzione.
L’esperienza di Redding con la Ducati potrebbe aiutare la squadra, molto determinata a migliorare la propria situazione rispetto al 2021. L’obiettivo è stare con maggiore costanza nelle posizioni che più contano. La casa di Monaco di Baviera sta investendo nel Mondiale SBK e vuole ottenere risultati.
Superbike, Redding crede nella BMW e smentisce Sykes
Il pilota britannico un’intervista concessa a Speedweek ha fatto alcuni commenti sulla M 1000 RR, spiegando in cosa si dovrebbe intervenire a suo avviso: “La moto è buona, ma mi serve tempo per avere il feeling perfetto. Motore, trasmissione e freni: queste sono le aree da migliorare”.
Redding ritiene che il pacchetto non sia male, però è necessario lavorare su alcuni aspetti per renderlo maggiormente competitivo. Tom Sykes, suo predecessore, insisteva sul fatto che mancassero potenza e aderenza alla BMW.
L’ex Ducati smentisce il campione Superbike del 2013, fornendo una sua versione in base alle sensazioni avute quando ha guidato la moto: “Lo stile di Sykes è diverso da quello degli altri. Secondo me la moto ha troppa potenza soprattutto nelle curve lunghe. Il suo stile richiede molta potenza e potrebbe esseri auto-ostacolato”.
Insomma, questione di stile di guida. Forse Sykes con il suo non era perfettamente adatto a guidare la quattro cilindri bavarese e non si è adattato a dovere per poterla sfruttare al meglio.
Scott ha grande fiducia nel progetto BMW e pensa di poter vincere, raggiungendo almeno il livello che aveva in Ducati: “Non vedo perché non debba essere possibile. Non siamo allo stesso livello con la moto, ma neppure lontani. Parliamo di due-tre decimi al giro. Voglio vincere, però devo essere realista. Al momento con la BMW non posso vincere gare con costanza. So di poter vincere, l’ho dimostrato, ma alla moto serve tempo”.
Redding ha evidenziato anche che colleghi di marca come Michael van der Mark e Loris Baz hanno uno stile di guida simile al suo, pertanto si può lavorare nella stessa direzione e compiere progressi abbastanza rapidamente.