I test della F1 sono terminati in Bahrain. Max Verstappen ha voluto la miglior prestazione, ma Charles Leclerc lo incalza con la Ferrari.
La stagione di F1 targata 2022 è ai blocchi di partenza. La Red Bull ha concluso i test invernali con Max Verstappen che è salito in cattedra proprio negli ultimi dieci minuti, siglando il miglior tempo in 1’31”720. L’olandese ha montato un set di gomme C5, le più morbide portate qui dalla Pirelli, per tentare proprio di mettere la propria monoposto davanti a tutti gli altri.
Il campione del mondo ha dimostrato di avere tanta voglia di confermarsi davanti a tutti, imponendo anche un ritmo gara eccezionale nel corso del suo long run. La RB18 dotata dei sidepod modificati e di un nuovo fondo si è dimostrata indiscutibilmente la monoposto più pronta per la prima gara, ed i sorrisi di Helmut Marko e dei meccanici nel momento in cui Super Max ha ottenuto la miglior prestazione hanno confermato il grande ottimismo.
In seconda posizione c’è la Ferrari di Charles Leclerc, che ha ottenuto la sua miglior prestazione un’ora prima rispetto a Verstappen, con una mescola di svantaggio avendo usato la C4 ed una pista in condizioni meglio performanti. Il monegasco ha girato in 1’32”415 con la sua rossa, dimostrando che, tra le F1 ad effetto suolo, il Cavallino è forse la seconda forza in questo momento.
Il dato più interessante proviene dalla simulazione di passo gara effettuata nell’ultima mezz’ora. Leclerc ha affrontato il long run con la gomma C3, quella che sarà la più morbida nel week-end di gara. Il ritmo è apparso notevole e molto più solido rispetto a quello di Carlos Sainz, effettuato però con temperature più alte.
Dagli on-board camera, la Rossa è apparsa quasi uguale alla Red Bull in termini di comportamento, un segnale esaltante viste le performance degli ultimi due anni. Al momento c’è sicuramente un lieve ritardo rispetto alla RB18, ma i carichi di benzina sono ancora sconosciuto.
Tornando sulla miglior prestazione di Verstappen c’è anche un ulteriore aspetto da considerare: l’orange, in quel giro, si è migliorato nei micro-settori nelle curve, sintomo di un carico di carburante “da qualifica”, ma non sui rettilinei, con il motore Honda che non è ancora stato spremuto al massimo.
Dietro a Leclerc è salito nel finale Fernando Alonso, anche se i segnali sull’Alpine non sono per nulla positivi. Il team di Enstone ha palesato tantissimi problemi di guidabilità e di affidabilità, ma il due volte campione del mondo si è comunque voluto togliere la soddisfazione di salire tra i primi.
F1, Red Bull da paura mentre la Mercedes deve crescere
Gli ultimi istanti dei test invernali delle nuove F1 ad effetto suolo hanno messo in mostra l’ottima forma di Red Bull e Ferrari, mentre la Mercedes non è ancora al suo massimo potenziale. George Russell è quarto nella classifica dei tempi con un secondo di ritardo da Max Verstappen, ma nel complesso, la freccia d’argento manca di competitività specialmente nei curvoni velocità.
La F1 W13 è stata notevolmente alzata per evitare i problemi di porpoising, cosa che ovviamente diminuisce le prestazioni. Il long run di Lewis Hamilton effettuato in mattinata era stato molto buono, ma quelli fatti dalla concorrenza al pomeriggio sono apparsi molto più rapidi.
La Mercedes sta lavorando per portare un nuovo fondo in extremis nel prossimo week-end di gara, con la sensazione che, una volta risolti questi primi intoppi, anche loro saranno della partita. Continuando a scorrere la classifica troviamo un sorprendente Valtteri Bottas in quinta posizione con l’Alfa Romeo Racing.
Il finlandese ha girato in 1’32”985 con gomma C3, arrivando a solo un secondo e due da Verstappen nonostante le due mescole di svantaggio. La sensazione è che la Ferrari abbia mandato in esplorazione sia il team di Himwil che la Haas (ottava con Mick Schumacher), alzando la cavalleria.
Purtroppo, Bottas si è dovuto fermare subito dopo aver fatto segnare la propria prestazione, per una problematica che non è ancora stata chiarita. La speranza è che non si tratta di un guasto alla power unit, che indicherebbe un’affidabilità ancora non troppo esaltante del motore Ferrari in caso di mappature troppo spinte.
Sesta piazza per l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, mentre la McLaren di Lando Norris è nona davanti all’Aston Martin di Sebastian Vettel. Guanyu Zhou è undicesimo seguito da Carlos Sainz e Pierre Gasly, ma va detto che i tre hanno girato in mattinata cedendo le proprie monoposto ai compagni di squadra nel pomeriggio. Diciassettesimo Lewis Hamilton, che qualche segnale positivo lo ha mandato simulando il passo gara. Appuntamento a venerdì per le prime prove libere stagionali.