La Mercedes sceglie il basso profilo in avvicinamento al GP del Bahrain. Al termine dei test invernali Hamilton parla di un’auto non da iride.
Il lavoro di Lewis Hamilton è finito. Sabato mattina il sette volte iridato si è messo per l’ultima volta al volante della W13 prima dell’avvio di stagione e come al solito ha cercato di confondere gli avversari.
Poco interessato a spingere a fondo sull’acceleratore, si è concentrato primariamente sulla distanza. L’inglese ha quindi provato tutte e tre le mescole che Pirelli ha selezionato per il GP della prossima settimana sempre nel deserto del Bahrain, partendo dalla più soffice fino a quella più dura. Il risultato è stata una certa uniformità di passo che mette già la Mercedes in posizione di forza per il round inaugurale. Non bastasse la simulazione è stata effettuata con temperature particolarmente elevate, ciò significa che le prestazioni potrebbero averne risentito.
Tuttavia, sposando l’atteggiamento tenuto sin dal Montmelo, il #44 non ha voluto saperne di definire la propria vettura come competitiva o comunque in grado di lottare per il mondiale.
“Il potenziale per vincere qualche corsa però c’è“, ha affermato a Motorsport con furbizia. “Dobbiamo solo cercare di tirare fuori il massimo da quanto abbiamo a disposizione e risolvere alcuni problemi“.
Per il 37enne ritoccare l’assetto non sarà sufficiente. Il lavoro richiesto è diverso e più complesso. “Di certo la questione non si risolverà in pochi giorni“, ha sottolineato. “Tutti si stanno rimboccando le maniche, specialmente in fabbrica, ma abbiamo alcuni ostacoli da superare”.
Per capire se queste ansie siano tutta scena o abbiano un fondamento dovremo attendere ancora qualche giorno. Come lo stesso asso di Stevenage ha detto, le libere 1 potranno darci indicazioni migliori.
“Penso che la gente probabilmente rimarrà sorpresa“, ha aggiunto criptico. Non sappiamo cosa intenda con questo commento. Sicuramente finora ha cercato di spostare il radar sulle rivali.
Addirittura è stato protagonista di un battibecco mediatico con Carlos Sainz dopo che aveva decretato la Ferrari come la favorita per il gran premio di Sakhir. Per l’inglese addirittura si assisterà a un 1-2 di color rosso. Una previsione, questa, che lo spagnolo non ha accettato, replicando al contrario che la Stella avrebbe finora preso in giro tutti nascondendosi, come d’altronde proverebbero i dati del GPS.
Chi dei due ha ragione lo si scoprirà a breve, ovvero quando i giochi non saranno più ammessi.
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