Le auto elettriche non sono alla portata di tutti, ma le cose potrebbero cambiare in futuro. Analizziamo gli scenari che potrebbero accadere.
Chi sogna un’auto elettrica ha, certamente, immaginato di possedere una Tesla. L’auto americana del pioniere Elon Musk è un concentrato di tecnologia, potenza ed efficienza. La svolta sui costi delle vetture alla spina è attesa da tutti, dato che dal 2035 possedere un’auto elettrica non sarà più una scelta in Europa, ma un obbligo. Per questo occorre che la tecnologia viaggi veloce e soprattutto che i prezzi risultino più ragionevole, in particolare per una realtà in crisi come la nostra.
In Italia la transizione elettrica risulterà più complessa rispetto ad altri Paesi, dato l’elevato numeri di veicoli con motori endotermici non proprio recenti che continua a circolare. Ecoincentivi a parte, sempre troppo pochi per le esigenze di milioni di automobilisti, il problema pare più economico che concettuale. Di sicuro vi saranno appassionati che non si convertiranno mai all’elettrico, specialmente per quanto concerne alcuni segmenti.
In molti considerano le EV perfette per l’uso urbano. Piccoli spostamenti in città caotiche che dovrebbero beneficiare di un impatto ambientale migliore in futuro. Il problema è che persino le city car alla spina hanno prezzi proibitivi per le tasche dell’italiano medio. Se una Smart EQ fortwo parte da € 25.026,80, è proprio il caso di dire: “Houston, abbiamo un problema”.
Auto elettriche, le speranze degli automobilisti
Carlos Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis ha dichiarato: “L’elettrificazione è una tecnologia scelta dai politici, non dall’industria. C’erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni. Con costi più alti del 50% rispetto alle auto tradizionali, si rischia di perdere la classe media, che non potrà più comprare auto“. Una bordata che nasconde un rischio enorme, ovvero che le auto del futuro saranno sempre più un lusso per pochi.
La lotta ai cambiamenti climatici e della salvaguardia del pianeta non deve passare per la rinuncia della classe media ad una automobile. Questo rappresenterebbe un passo indietro enorme per l’industria dell’auto, creando ulteriori problemi di indotto. Il gruppo Stellantis, nato dalla fusione di FCA con PSA, vorrebbe far concorrenza a Tesla e ha promesso in futuro auto più economiche che possano essere alla portata dei più. Il problema è che il passaggio all’elettrico avrà delle conseguenze importanti sul piano finanziario per gli stessi player del mercato.
Il prezzo delle automobili sarà difficile da assorbire a causa del rialzo dei costi produttivi: il 40/50% in più rispetto a un’auto endotermiche. La svolta, in tal senso, la vuole portare avanti Elon Musk. Tornando all’incipit dell’articolo, la Tesla è l’auto elettrica per eccellenza e se riuscisse a proporre un modello ad una fascia di prezzo intorno ai 20.000 euro, o poco più, potrebbe lanciare un segnale importante. Nel 2023 Musk vuole presentare sul mercato la Model Q, a 25.000 dollari. La Model 3, al momento, parte da quasi 50.000 euro.
La Tesla sta progettando la vettura che per qualità/prezzo potrebbe rivoluzionare il mercato delle elettriche. La casa di Palo Alto vorrebbe alzare, ulteriormente, il livello dell’autonomia dell’auto, arrivando all’Autopilot di livello 5 di guida autonoma. L’auto, rispetto alle sorelle maggiori, potrebbe presentare degli interni minimali per contenere i costi. Come annunciato all’evento Battery Day, in fase di lavorazione vi sarebbero delle nuove celle, sviluppate internamente, che dovrebbe abbattere i costi del 50% e avere una autonomia maggiore. Un modello del genere potrebbe avere un impatto in tutti i Paesi dove verrà prodotta. I competitor attuali potrebbero adeguarsi nel 2023, abbassando i prezzi anche sotto i 20.000 euro.