Horner ha raccontato che Hamilton avrebbe potuto vestire la tuta Red Bull e svela un “pentimento” che ha.
Il 2021 è stato un anno di grandi battaglie e grandi tensioni in F1. Il duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha caratterizzato tutto il campionato.
Dirette interessate Red Bull e Mercedes, che non si sono affrontate solo in pista, ma anche fuori con polemiche e reclami che hanno fatto molto rumore. L’epilogo clamoroso del Gran Premio di Abu Dhabi ha reso il Mondiale scorso ancora più chiacchierato.
Sarà interessante vedere se nel 2022 si rinnoverà il duello tra le due scuderie oppure se i valori in pista saranno differenti, dato che c’è un nuovo regolamento tecnico in Formula 1 e di conseguenza i rapporti di forza possono cambiare. I test pre-campionato non hanno chiarito completamente la situazione.
In Red Bull sanno che con Hamilton bisogna sempre fare i conti, non a caso è un sette volte campione del mondo di F1. Anche se i test hanno mostrato che in Mercedes la situazione non è completamente a posto, non sorprenderebbe troppo vedere le Frecce d’Argento a lottare per la vittoria nel GP in Bahrain.
La scuderia di Milton Keynes in passato ha anche avuto la possibilità di ingaggiare Hamilton. Lo ha raccontato Christian Horner in un’intervista concessa al Daily Mail: “Io e lui abbiamo avuto un paio di conversazioni nel corso degli anni. Tra il 2010 e il 2013 era entusiasta all’idea di correre per la Red Bull. Ma avevamo già Vettel e dunque avere due piloti alpha non avrebbe avuto senso”.
Horner, team principal della Red Bull, ha detto no al possibile ingaggio di Lewis e in compenso ha suggerito a Niki Lauda di fare di tutto per portarlo in Mercedes: “Lauda era alla Mercedes e lo voleva, ricordo di averlo incoraggiato a farlo. Stavamo combattendo contro la McLaren e nel 2012 avevano la macchina più veloce. Sentivamo che Lewis sarebbe stato più una minaccia rimanendo in McLaren che passando in Mercedes”.
Il manager britannico non è esattamente contento del consiglio dato a Lauda e probabilmente se ne pente: “Ho incoraggiato Niki a spendere soldi perché Hamilton stava vacillando un po’. Adesso è giusto dire che ciò si è ritorto contro di me”.
Con la scuderia di Brackley sono arrivati sei titoli mondiali per Hamilton, che ne aveva già vinto uno nel 2008 con la McLaren. Ora gli manca l’ottavo per stabilire un nuovo record, staccando così Michael Schumacher. La Red Bull farà di tutto per contrastarlo e non sarà l’unica a volerlo fare.
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