Il mondiale di F1 inizierà domenica in Bahrain, ma sul tracciato di Sakhir incombe una seria minaccia dettata dalla tempesta di sabbia.
La caccia al titolo mondiale di F1 scatterà alle 16, ora italiana, di domenica prossima, quando prenderà il via il Gran Premio del Bahrain. Dopo un inverno ricco di veleni a causa del turbolento finale di Abu Dhabi che è costato il posto di direttore di gara a Michael Masi, il Circus è pronto ad entrare in una nuova era.
I test invernali, divisi in tre giorni a Barcellona ed altrettanti a Sakhir, hanno evidenziato la netta superiorità dei top team, con la Red Bull favorita davanti a Ferrari e Mercedes. La freccia d’argento “Mini” non è ancora al top, ma la sensazione è che nasconda un enorme potenziale ancora tutto da scoprire.
Max Verstappen ha voluto concludere davanti a tutti i test di sabato, cercando ed ottenendo il miglior tempo, montando una gomma a mescola C5, la più morbida scelta dalla Pirelli che non sarà presente nel week-end di gara, girando in 1’31”720. Tuttavia, i top team non hanno di certo spinto al massimo, dal momento che il secondo tempo se lo è preso Mick Schumacher con la Haas nell’ora extra concessa alla squadra statunitense.
Il tedesco ha preceduto la Ferrari di Charles Leclerc, ed è proprio la F1-75 la monoposto che sembra maggiormente candidata ad insidiare il tandem composto da Verstappen e dalla RB18. Le F1 ad effetto suolo hanno subito riscosso successo tra i piloti ed i tifosi, pur essendo molto più difficili da guidare e da portare al limite. Nel misto, il peso extra rispetto al passato si fa sentire, ma in futuro arriveranno performance migliori.
Come detto, la Mercedes deve ancora trovare la quadra dopo aver portato in pista un progetto a dir poco rivoluzionario, privo di sidepod e dotato di una soluzione a supporto degli specchietti che sta facendo discutere. In queste ore si sta discutendo la regolarità di quel particolare, metto sotto accusa in particolar modo da Mattia Binotto. Molto positivo il fatto che il team principal della Ferrari abbia alzato la voce, a dimostrazione della sua fiducia nel potenziale della F1-75.
F1, rischio tempesta di sabbia per il GP del Bahrain
Per il secondo anno consecutivo ed il quarto nella sua storia, il Gran Premio del Bahrain ospiterà la tappa inaugurale del mondiale di F1. In passato, era accaduto anche nel 2006 e nel 2010, con la Ferrari che fu grande protagonista in entrambe le occasioni piazzando una doppietta con Fernando Alonso e Felipe Massa.
Tuttavia, nelle ultime ore sta emergendo una criticità riguardo il prossimo fine settimana, legata ad una tempesta di sabbia che si sta pericolosamente avvicinando al tracciato di Sakhir. Un video di “Sky Sports UK” mostra una tempesta di sabbia che imperversa vicino al circuito. Sarà necessario molto lavoro per mantenere pulito l’asfalto in modo che i piloti non ne risultino eccessivamente infastiditi.
Lo sceicco Salman Al Khalifa non è apparso troppo preoccupato per le imminenti tempeste di sabbia, ma riconosce che la situazione è alquanto imprevedibile. “Con il tempo non si sa mai esattamente cosa accadrà, ma siamo pronti”, ha affermato il CEO del Bahrain International Circuit.
Giovedì i venti dovrebbero aumentare, ma nel fine settimana potrebbero attenuarsi. Nel corso delle sessioni i piloti di F1 potrebbero trovare una pista molto sporca, cosa che accadde già molti anni fa. Nel 2014, primo anno dell’era turbo-ibrida, i test invernali vennero addirittura interrotti per via di una tempesta di sabbia che rese impossibile la visibilità e sporcò la pista rendendo inguidabili le monoposto. Su questo tracciato non si è mai corso sotto la pioggia, ma per la prima volta il clima potrebbe essere un fattore.