La nuova stagione porta con sè anche l’opportunità che diversi record della F1 possano essere abbattuti. E sono ben 15.
La F1 scalda i motori in Bahrain per la prima tappa del Mondiale 2022. Finalmente, dopo sole due sessioni di test, capiremo quali sono i valori in campo. Se la Ferrari è davvero quella più avanti, come detto un po’ da tutti, o se Red Bull e Mercedes, come spesso hanno fatto, hanno bluffato e saranno loro sempre a guidare il gruppo. Grande attenzione c’è anche per McLaren e Alpine, che hanno puntato tanto su questa annata, così come le altre scuderie minori.
Sarà un Mondiale di F1 lungo, con 23 GP sparsi per il globo e che scriveranno la storia di questo sport. Ma soprattutto, dati alla mano, in questa stagione si potranno cancellare altri record. Vediamo quali.
F1, i record che potrebbero cadere nel 2022
Innanzitutto, come lo scorso anno, c’è Lewis Hamilton che può dare la caccia all’ottavo titolo iridato, che gli permetterebbe di staccare un altro mito come Michael Schumacher, ora a 7 come lui. La grande delusione patita nel finale del 2021 sicuramente ha caricato il pilota inglese, che vorrà cercare nuovamente di stabilire questo primato che lo metterebbe ancor di più nella leggenda di questo sport.
Hamilton poi ha solo bisogno di iniziare altri due Gran Premi con la Mercedes per battere un altro record di Schumacher, stabilito con la Ferrari, ossia quello di maggior GP con una sola scuderia (179), oltre a quello di maggior vittorie in un solo circuito. Il tedesco ha vinto otto Gran Premi di Francia in carriera, mentre il britannico ha ottenuto otto vittorie in Ungheria e otto in Gran Bretagna.
Il britannico inoltre detiene con Ayrton Senna e Schumacher il record di maggior numero di pole position nello stesso GP (8). Il brasiliano lo ha ottenuto nel GP di San Marino, Schumacher in Giappone ed Hamilton lo ha stabilito in Australia e in Ungheria. Hamilton che con Senna condivide anche il fatto di aver vinto cinque Gran Premi di fila (a Monaco) mentre lui nel GP di Spagna.
Può bastare per Hamilton? Neanche per sogno. Può essere il pilota di F1 che ha vinto almeno una gara in stagioni consecutive. Schumacher lo ha stabilito dal 1992-06, Hamilton quest’anno può batterlo. Inoltre come Alain Prost ha conquistato ben 11 podi del Gran Premio di casa. E potrebbe strappare al francese questo primato. Hamilton poi però vede a rischio il primato di maggior numero di arrivi consecutivi, 48 per ora. A contendergli il primato è Carlos Sainz Jr, che è a 29 per ora.
C’è poi un altro grande veterano che è a caccia di record, ed è Fernando Alonso. Può essere lui infatti il pilota con il divario più lungo tra una vittoria e l’altra in F1. Il trionfo all’iberico manca dal GP di Spagna del 2013, con la Ferrari. Da allora sono passati almeno otto anni e 312 giorni, mentre adesso il primato spetta a Riccardo Patrese, che dovette aspettare sei anni e 211 giorni (dal GP del Sudafrica del 1983 al GP di San Marino del 1990).
Alonso che potrebbe togliere poi un primato a Kimi Raikkonen, appena ritiratosi, che è quello di maggiori apparizioni nei Gran Premi. Lo spagnolo è fermo a 333, mentre il finlandese a 349. Con i 23 GP di quest’anno, il pilota Alpine può passare in testa. E così facendo strapperebbe anche il record di maggior numero di giri di gara in F1 dato che è solo 586 dietro a Raikkonen. Calcoli alla mano, potrebbe battere quel record entro i primi 10 GP della stagione. Raikkonen che poi potrebbe vedersi togliere un altro record, che è quello di maggiori bandiere a scacchi viste nei Gran Premi. Hamilton è sole cinque lunghezze dietro ad Alonso, che a sua volta è 13 dietro a Raikkonen. Mentre Alonso è anche a caccia del record di podi raggiunti in F1 fuori dalla prima fila, che dista solo 5 lunghezze.
Occhio poi a Max Verstappen, che già ha fatto segnare diversi primati (primo campione del mondo olandese, il più giovane ad aver mai vinto un GP, il più giovane a conquistare un podio in F1 e il più giovane ad aver mai iniziato un GP). Nel 2022 infatti punta al maggior numero di podi in una stagione (18). Se Verstappen poi raggiungerà Hamilton sul podio 10 volte, l’olandese sostituirà Sebastian Vettel e diventerà la metà della coppia più frequente a salire sul podio della F1.
Altri record in F1 che possono essere cancellati quest’anno sono quello di maggior numero di giri in testa senza vincere. Adesso appartiene al neozelandese Chris Amon, che ne ha fatti 183. A insidiarlo è George Russell, che ha condotto 59 giri nel GP di Sakhir 2020, quando sostituì in Mercedes Hamilton (fermato dal Covid).
E poi c’è la Ferrari che può allungare i suoi già tanti primati. A partire da quello di produttore di motori di F1 di maggior successo in termini di vittorie (239), pole position (231), giri più veloci (260) e podi (784) in questa stagione, oltre al maggior numero di campionati costruttori (16). Solo la Mercedes può sfilargli quello di pole, visto che è arrivata a 220.