La FIA ha reso note le conclusioni relative al GP di Abu Dhabi di F1 dello scorso dicembre dopo il caos degli ultimi giri.
Nella giornata delle prime qualifiche della nuova era ad effetto suolo della F1 è giunta una notizia importante nel paddock di Sakhir. Questo sabato è stata smessa la parola fine alla lunga vicenda legata al GP di Abu Dhabi dell’anno passato. Posto al centro di un’indagine federale a seguito della gestione maldestra da parte della direzione gara che aveva innescato dubbi e polemiche, l’evento può dirsi ora archiviato.
A creare sensazione furono soprattutto le ultime cinque tornate disputate sotto Safety Car per l’incidente occorso alla Williams di Nicholas Latifi, al termine dei quali Max Verstappen si laureò campione del mondo dopo aver beffato Lewis Hamilton in volata.
Analizzata la posizione dell’allora responsabile di corsa (oggi rimosso) Michael Masi, reo di aver fatto rientrare ai box la vettura di sicurezza senza permettere ai doppiati di tornare a pieni giri, e agevolato così il sorpasso della Red Bull, dotata di gomme soft fresche, sulla Mercedes dell’inglese, con mescola media ormai usurata, il collegio con al vertice il presidente Mohammed Ben Sulayem è giunto ad una conclusione a favore dell’australiano.
Come riportato nella nota ufficiale, la situazione sarebbe stata originata dalla scarsa chiarezza degli articoli 48.12 e 48.13 del Regolamento Sportivo, nonché da precedenti accordi stabiliti a voce tra le parti coinvolte, riguardo la possibilità di disputare sempre e comunque con bandiera verde gli ultimi km di un gran premio, purché in assenza di pericolo.
“Alla luce di queste evidenze, la commissione ritiene che il direttore abbia agito in buona fede ed al meglio delle proprie conoscenze, date le circostanze difficili, i vincoli di tempo significativi e l’immensa pressione dei team“, prosegue il documento che ricorda i messaggi radio inviati al successore di Charlie Whiting dai muretti delle due scuderie che si stavano contenendo il titolo.
Dunque, nessuna chance per le Frecce d’Argento di riaprire la questione, avendo tra l’altro rinunciato all’appello. L’olandese dell’equipe di Milton Keynes ha vinto punto e basta.
Per evitare invece il ripetersi di simili episodi, la Federazione ha annunciato la progettazione di un software che automatizzerà la comunicazione relativa alle monoposto che possono sdoppiarsi. “Avremo inoltre a disposizione un Centro Operativo Remoto a Ginevra e un gruppo di lavoro per gestire le operazioni a bordo pista“, chiosa il testo.
Per l’occasione sono stati rivisti dei dettagli tecnici. D’ora in poi il peso minimo delle auto non sarà più di 795, bensì di 798 kg.
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