Dopo il settimo posto a Mandalika, Morbidelli spiega ancora cosa gli manca per raggiungere Quartararo. Senza fare drammi.
Dopo il diluvio universale che si è abbattuto sul circuito di Mandalika, alla fine è andata sin troppo bene alla MotoGP, che è riuscita a correre il suo primo GP di Indonesia. Tanti rischi corsi dai piloti, ma uno degli aspetti positivi arriva dalla Yamaha. Dopo prove sull’asciutto convincenti, anche sul bagnato la M1 ha mostrato un buon passo. E se Fabio Quartararo ha ottenuto un secondo posto straordinario, anche Franco Morbidelli con suo 7° si può ritenere soddisfatto.
Dopo i problemi dello scorso anno, l’talo-brasiliano è in decisa crescita. Ora si sente bene fisicamente e le prestazioni stanno cominciando ad arrivare. In Indonesia si sono rivisti sprazzi del vero Morbidelli ma manca ancora qualcosina per tornare lì davanti.
Ottimo nelle libere, qualche problema di troppo in qualifica, dove una scivolata lo ha tolto dalla lotta per le prime posizioni. Un dodicesimo posto amaro, che poi si è tramutato in quindicesimo per non aver rispettato la fila nella prova di partenza a fine turno. E per questo è stato costretto a una partenza sprint per recuperare il più possibile.
Poi è arrivato un settimo posto che, viste le condizioni, è il massimo che poteva ottenere ora. “E’ stata tosta ma sono contentissimo, ho fatto una bella partenza, primi giri tonici, mi sono divertito”, ha detto Morbidelli nel post-Indonesia. Poi ha ammesso: “C’è ancora da lavorare. Era la prima volta sotto l’acqua con questa moto. Dobbiamo migliorare ma sono contento di questa domenica, per il sabato vissuto e per quanto accaduto. Vado a casa contento“.
C’è ancora da fare uno step deciso in avanti per poter dire di essere a un buon livello con questa Yamaha. E lo ha spiegato lo stesso pilota dell’Academy di Valentino Rossi: “Soffro molto ser non è tutto a posto. Con la seconda moto in qualifica ho dovuto utilizzare la gomma davanti della FP4 e se non è tutto a posto ancora soffro. Dobbiamo ancora migliorare in questo senso e aumentare il margine“. E ha aggiunto, per spiegare meglio la situazione: “Sono troppo al limite per andare come Fabio. Sono riuscito a venirgli sotto oggi ma quando la gomma si è consumata ho fatto fatica. Se non è tutto al top faccio ancora fatica e dobbiamo migliorare”.
Comunque Morbidelli lascia Mandalika col sorriso e prova a pensare positivo per il prossimo appuntamento, tra due settimane in Argentina: “Non vado a casa con certezze in più. So solo che stiamo lavorando bene, che sappiamo dove migliorare, che problemi abbiamo e dove lavorare. In Argentina sarà un’altra gara, si ripartirà da un foglio bianco. Non ci gasiamo come abbiamo fatto qui dopo le libere e le qualifiche, arriveremo in Argentina super-vogliosi di fare bene”. E al compagno di box che ha detto che il prossimo sarà il weekend più difficile dell’anno ha detto scherzando, ma non troppo: “Lo andrò a consolare allora (ride, ndr). Andiamo e vediamo, senza fare drammi”.
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