Ferrari, il record è storico: il Cavallino si sblocca dopo ben 15 anni

La Ferrari ha siglato una doppietta pazzesca in Bahrain, con Leclerc davanti a Sainz. Al sabato, il Cavallino aveva rinnovato una statistica.

In casa Ferrari si festeggia la splendida doppietta ottenuta in Bahrain, la numero 85 della Scuderia modenese che ha staccato anche la 239esima vittoria della sua gloriosa storia. Per Charles Leclerc si è trattato del terzo successo in carriera, ponendo fine ad un digiuno che durava da 910 giorni.

Ferrari (ANSA)
Ferrari (ANSA)

L’ultimo trionfo del Cavallino era infatti risalente al 22 settembre 2019, quando Sebastian Vettel guidò la doppietta rossa di Singapore proprio davanti a Leclerc. Da quel momento in poi, la Rossa non ne aveva più azzeccata una, in un periodo di oltre due anni in cui il mondo è stato sconvolto dal Covid-19 prima e dalla guerra negli ultimi mesi.

La Ferrari è tornata e lo ha fatto nel modo migliore, dominando in tutto e per tutto. Impressionante la superiorità della F1-75 del monegasco, che per ben tre volte è riuscito a rintuzzare l’attacco di Max Verstappen. La Red Bull era vista da tutti come la vettura da battere, quella che doveva demolire la concorrenza senza lasciare scampo a nessuno.

Mattia Binotto, intervistato a fine gara, ha giustamente dedicato la vittoria ai suoi ragazzi: “Sono molto contento, è stato uno splendido risultato per la squadra. Personalmente, non ho mai avuto dubbi su questi ragazzi, siamo forti ed abbiamo lavorato tutti uniti dopo un 2020 terribile. Abbiamo fatto di tutto per riuscire ad arrivare qui competitivi, e ci siamo riusciti e per noi è stato bellissimo arrivare ad una gara sapendo che potevamo fare un buon risultato“.

Il team principal del Cavallino si è goduto un successo che non era troppo facile da pronosticare, ripagandosi del duro lavoro svolto in queste stagioni. Ricordiamoci le condizioni in cui la Rossa era scesa in pista due anni fa, quando veniva sverniciata da tutti sui rettilinei, umiliata a Monza ed Mugello, sulle nostre piste. Quelle sconfitte hanno motivato ancor di più gli uomini di Maranello che ora sognano il titolo mondiale.

Ferrari, ritorna dopo 15 anni la pole position al debutto

La Ferrari, nel magico fine settimana di Sakhir, ha aggiornato una statistica che mancava da tanto tempo. Charles Leclerc ha portato la F1-75 in pole position alla prima gara dell’anno, cosa che non accadeva dal 17 marzo 2007, quando a riuscirci fu Kimi Raikkonen nel Gran Premio d’Australia, alla sua prima apparizione con la Rossa.

Il finlandese dominò poi la corsa, portandosi a casa anche il giro più veloce, come fatto anche dal monegasco. A questo, Charles ha aggiunto anche la ciliegina sulla torta, completando ogni singolo giro in testa, conquistando il prestigioso “Grand Chelem”. Il passato fa ben sperare, dal momento che in quel magico 2007 arrivò poi l’ultimo titolo mondiale piloti, strappato alle McLaren di Lewis Hamilton e Fernando Alonso all’ultima gara, nel Gran Premio del Brasile del 21 ottobre.

La Ferrari vista in Bahrain ha esaltato i tifosi, ha fatto gioire un paese intero che da troppi anni soffriva. Anche nelle due stagioni in cui Sebastian Vettel condusse a lungo la classifica iridata, nel 2017 e nel 2018, c’era la convinzione che mancasse ancora qualcosa per battere l’armata Mercedes, mentre oggi la situazione appare diversa.La notizia più importante che viene dal Bahrain è, oltre alla superiorità della monoposto, la condizione fenomenale della squadra.

Dopo anni di errori banali, le strategie sono state finalmente perfette, così come i pit stop. Mattia Binotto ha detto che i meccanici hanno iniziato ad allenarsi sui cambi gomme dallo scorso aprile, replicando i tempi delle soste dello scorso anno nonostante i pneumatici più alti e dotati di copricerchi. Questo fa capire che, finalmente, il team è pronto per lottare ad armi pari con gli avversari, che si sono ritrovati spiazzati da una squadra così superiore.

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