Il pilota della Ferrari Driver Academy, Mick Schumacher, ha la possibilità concreta ora di farsi notare dal management del Cavallino. La Haas ha fatto passi da gigante.
La Ferrari c’è, ma anche tutti gli altri team motorizzati col Superfast hanno fatto la voce grossa in Bahrain. In zona punti, nelle prime dieci posizioni, vi sono cinque piloti con una PU Ferrari. Un successo clamoroso che ha mandato in estasi i tifosi e i tecnici di Maranello. L’unico forse con il morale un po’ a terra è Mick Schumacher che non è riuscito ad ottenere punti in una tappa iniziale molto favorevole per la Haas.
Oltre a Charles Leclerc e al compagno di squadra Carlos Sainz, rispettivamente primo e secondo, anche entrambi i driver dell’Alfa Romeo ha strappato applausi. Valtteri Bottas, al debutto sull’auto svizzera, ha marcato otto punti, piazzandosi in sesta posizione. Il rookie Zhou Guanyu ha conquistato un punticino, arrivando decimo davanti a Mick Schumacher. La grande sorpresa di giornata è stata Kevin Magnussen, al ritorno nel team Haas, che si è issato in quinta posizione.
Tutti felici ad eccezione di Mick, undicesimo, che è stato preceduto da un debuttante cinese dell’Alfa. In un certo senso, dopo la scorsa annata di ambientamento su una VF-21 non all’altezza, il figlio del Kaiser è come se avesse esordito nel circus che conta solo in questa stagione. Il tedesco non ha ottenuto punti nel 2021, esattamente come l’ex teammate Nikita Mazepin, ma ora ha a disposizione una vettura con cui può togliersi diverse soddisfazioni.
La Haas sembra tornata sui livelli del 2018 quando Kevin Magnussen e Romain Grosjean conquistarono il quinto posto in classifica costruttori. Il team americano era regolarmente in zona punti e proprio in Bahrain, quell’anno, KM conquistò un bel quinto posto. Complice i ritiri delle Red Bull Racing motorizzate Honda, il danese è tornato nel circus col botto, terminando alle spalle solo di Ferrari e Mercedes. La performance del compagno di squadra non ha lasciato indifferente il tedesco.
“Il week end è stato incredibile, vedere Kevin arrivare in quinta posizione vuol dire che c’è la macchina per potercela fare e io posso fare lo stesso. Vuol dire anche che siamo vicini a fare dei podi se ci saranno week end pazzi come può capitare in Formula 1“, ha dichiarato nel dopo gara Mick. Quest’ultimo dovrà dimostrare solidità e ritmo nelle prossime tappe se vorrà emulare il teammate.
La gara del sette volte campione del mondo è stata, pesantemente, condizionata dal contatto al primo giro con l’Alpine di Esteban Ocon. A causa del francese Mick Schumacher si è girato in un 360 da brividi al primo giro e, nel finale, ha pagato l’usura delle mescole morbide montate dieci giri prima l’uscita della Safety Car.
“Considerate le circostanze, il testacoda dopo il contatto non so quanti danni abbia provocato, dovremo verificarlo, ma la macchina non è stata bellissima da guidare dopo quell’episodio“, ha sottolineato il tedesco.
Oggi Mick può contare sulla VF-22 in grado di marcare punti. Il vincitore nel 2018 della F3 europea e nel 2020 della Formula 2 vuole fare la differenza. Il giovane è un team player straordinario, essendo riuscito in una stagione passata da incubo a guardare il bicchiere mezzo pieno. Non ha colpevolizzato la squadra per l’andamento della scorsa annata né fatto emergere malesseri. L’obiettivo del figlio del Kaiser è farsi notare dai vertici della Ferrari. Dal 2019, infatti, il figlio del Kaiser fa parte della FDA. Ora tocca a lui dimostrare di poter giocarsela con i migliori piloti della categoria regina del Motorsport.
Luca Marini ha parlato del grande talento di Casey Stoner, che ha incontrato di recente…
Max Verstappen ha vinto per la quarta volta di fila il titolo mondiale, ed ora…
La Ferrari esce da Las Vegas a -24 punti dalla McLaren, e non è mancato…
La MotoGP saluta un rider che ha fatto parte del Circus per diverse stagioni, che…
La Honda ha vissuto una stagione terribile, senza portare a casa neanche un podio e…
Carlos Sainz sta facendo sognare il raggiungimento di un risultato insperato sino a qualche tempo…