Il temporaneo taglio delle accise del Governo con il decreto Energia ha avuto un impatto nelle ultime ore sul prezzo della benzina. Scopriamo per quanti giorni si potrà beneficiare dell’offerta.
Se siete in riserva, è il momento giusto per fermarvi dal benzinaio e fare il pieno. Il prezzo della benzina, in questi giorni, grazie al decreto Energia è ribassato di 25 centesimi più Iva, per un risparmio dal distributore tangibile rispetto alla fase precedente il 22 marzo. L’invasione dei russi in Ucraina ha portato ad una situazione di crisi globale sui prezzi dei carburanti.
I rialzi sono stati sensibili in molti Paesi europei, come potrete osservare cliccando qui, ma in Italia la situazione è peggiorata in modo sensibile. Per venire incontro alle esigenze degli automobilisti il Governo ha introdotto un taglio delle accise su benzina e gasolio. L’obiettivo era riuscire a riportare i prezzi quanto meno a quelli medi previsti in Unione Europea. Il decreto Energia ha così stabilito che il prezzo del carburante, fino al 20 aprile, sarà 30,5 centesimi di euro al litro in meno.
Un taglio di 25 centesimi a cui si somma poco più di 5 centesimi per l’Iva in meno che si paga su quelle accise tagliate. Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo per un mese. In queste ore gli automobilisti hanno fatto le corse per accaparrarsi il pieno di benzina e gasolio, considerando che al misura sarà valida solo per 30 giorni. Il decreto ha stabilito, inoltre, che in merito al GPL le accise diminuiscono di 8,5 centesimi, oltre l’IVA per un totale di 10,37 centesimi al litro.
Il prezzo attuale della benzina
I prezzi nelle ore precedenti all’introduzione del decreto, annunciati dal Mise, erano in leggera discesa rispetto a quelli delle scorse settimane. Il 22 marzo la benzina, mediamente, in modalità self service è arrivata al costo di 2,115 euro al litro, per il servito a 2,248. Per il diesel self service il costo fino a ieri era di 2,097 euro al litro, mentre per il servito era schizzato a 2,235. Il GPL oscillava tra lo 0,888 e lo 0,907 euro al litro.
Il costo della benzina, sulla base della riduzione prevista dal Governo, scenderà ad una media di 1,815 euro al litro in modalità self. Per il diesel il costo del self dovrebbe ritornare ad un valore ragionevole, ovvero a 1,797 euro al litro. Al prezzo sopracitato del GPL togliete pure 10 centesimi, scendendo a 0,80 euro al litro. Facendo un giro per Roma, in molti distributori è possibile pagare 1,7 euro per ogni litro di benzina al self service.
Il decreto non fa una differenza sostanziale, ma in questo momento risparmiare anche dieci euro sul pieno rappresenta una piccola boccata d’ossigeno per gli automobilisti. Nella Capitale si riesce a trovare da oggi qualche distributore che vende la benzina anche a meno di 1,7 euro al litro. Per un pieno di un’auto GPL, calcolato sulla base di circa 35 litri, il risparmio sarà di circa 3 euro e 50 centesimi. Ecco come trovare il distributore più economico vicino a casa tua.
Il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, ha espresso la sua soddisfazione per la manovra. Nei giorni scorsi Draghi ha sottolineato: “La volatilità dei mercati energetici ha inciso anche sui prezzi ai distributori, che all’inizio del mese in Italia hanno superato i 2 euro al litro. Secondo la Commissione europea, l’andamento dei prezzi italiani è in linea con quelli del resto dell’Europa. Lunedì 14 marzo, il diesel costava 2,31 euro in Germania, 2,14 euro in Francia e 2,15 euro in Italia. Nel nostro caso, rappresenta un aumento del 40% per la benzina e del 50% per il diesel rispetto a un anno fa“.