Rea non pensa al ritiro dalle corse: è concentrato sulla nuova sfida che lo attende in Superbike contro Razgatlioglu.
Dopo tanti anni di vittorie e di dominio, non è facile accettare la sconfitta. Non si è abituati a perdere e può essere un duro colpo ritrovarsi a non essere più il numero 1. Ma Jonathan Rea ha accettato di essere stato battuto e ha grandi motivazioni nel riprendersi lo scettro della Superbike.
Il sei volte campione del mondo nel 2021 ha dato tutto per avere la meglio su Toprak Razgatlioglu e la Yamaha. È andato anche oltre il limite a volte ed è caduto. Non era nella stessa situazione tecnica delle stagioni precedenti e per portare la Kawasaki al successo doveva fare prestazioni super.
Il Mondiale SBK è stato aperto fino all’ultimo round in Indonesia, Johnny ha cercato di farlo sudare il più possibile al rivale turco. Per il 2022 il suo obiettivo è tornare a vincere il titolo, ma non sarà semplice. La sua Ninja ZX-10RR non ha un nuovo motore più potente che le servirebbe, però sono state apportate altre modifiche che dovrebbero aiutare il pilota nord-irlandese e il suo compagno di squadra Alex Lowes.
Superbike, Jonathan Rea non pensa al ritiro
Rea ha un contratto in scadenza a fine 2022 con la Kawasaki e durante la stagione dovrà discutere con la casa di Akashi del futuro. La sua priorità è continuare con l’attuale team, al quale è molto legato e con il quale ha vinto i suoi titoli mondiali Superbike. Però vorrà delle garanzie tecniche (tradotto: una nuova Ninja ZX-10RR) per firmare il rinnovo.
Se non dovesse arrivare un accordo, cosa succederà? Le opzioni sono scontate: o si trasferirà in un’altra squadra oppure si ritirerà. Sicuramente sarebbe strano vedere Johnny correre per un altro marchio e con altri colori, però non bisogna escludere nulla.
Ad ogni modo, lui oggi non sembra affatto convinto di potersi ritirare dalle corse a fine anno: “La mia motivazione è al suo apice. È la stessa se vuoi difendere il titolo – riporta Motorsport-Total.com – oppure se vuoi sconfiggere qualcuno per riaverlo. Per me non è arrivato ancora il momento del ritiro. Finché lotterò per le vittorie e mi divertirò, continuerò a correre”.
Il pilota della Kawasaki ha le idee chiare. In questo momento vede il ritiro come qualcosa di non imminente, pur avendo compiuto 35 anni. Al tempo stesso ha la consapevolezza che nel 2022 non sarà il favorito per il Mondiale SBK: “Lo è Razgatlioglu, sarebbe sarebbe stupido scommettere contro di lui. Sono entusiasta di vedere quanto sarà forte nel 2022. Mi aspetto una stagione simile alla scorsa, con tanti piloti che saliranno sul podio”.
Razgatlioglu è il campione in carica e il principale candidato al titolo, non ci sono dubbi, però nulla è scontato. Attenzione anche alla Ducati, che punta molto sul ritorno di Alvaro Bautista per vincere una corona iridata Superbike che manca dal 2011. E Lo stesso Rea darà il massimo per riprendersela.