Stefan Bradl è il probabile sostituto di Marc Marquez: il collaudatore tedesco parla dei tempi di recupero del campione di Cervera.
Sono in tanti a chiedersi se sarà Stefan Bradl a sostituire Marc Marquez in occasione della prossima gara in Argentina, anche se la risposta appare alquanto scontata. Il collaudatore tedesco ha sostituito il fuoriclasse di Cervera già nella stagione 2020 e durante i round del 2021 in cui era alle prese con gli infortuni. Dal 2020 ha disputato 20 Gran Premi fino al GP del Portogallo del 24 aprile 2022.
Stefan Bradl era a a Mandalika nel week-end, in veste di inviato di ServusTV, e quando ha visto cadere Marc Marquez durante il warm up, volando a 180 km/h alla curva 7 in seguito a un highside, si è subito chiesto se non avesse dovuto sostituire il campione nei prossimi appuntamenti in Argentina e Texas. “Honda farà una dichiarazione ufficiale al riguardo nei prossimi giorni”, fa sapere il tester HRC a Speedweek.com.
Si prevede un suo impiego sia a Termas de Rio Hondo che ad Austin. Il primo è un circuito meno impegnativo dal punto di vista fisico, che gli servirà per riprendere il ritmo di un week-end in classe regina, il secondo sarà sicuramente più difficile. “Lì abbiamo 21 curve, un ottovolante, e fisicamente uno dei circuiti GP più impegnativi e brutali”. Ma la mente del collaudatore tedesco va a quanto successo domenica in Indonesia: “Quando ho visto l’incidente mi è passato per la testa il pensiero di poter presto prendere il suo posto. È logico, perché ho avuto questa esperienza diverse volte in passato”.
Il grande dubbio è per quanto tempo resterà fuori l’otto volte campione del mondo. La diplopia non consente di stabilire tempi certi di recupero, quindi l’impiego di Stefan Bradl sarà ritenuto a tempo indeterminato. “Preferirei che Marc potesse guidare perché per la Honda è insostituibile. Mi dispiace perché i problemi visivi sono ritornati acuti e non sa quando potrà ritornare in forma. Non è una situazione facile. Sicuramente si affiderà al suo medico, questa è una storia delicata che può risolversi in cinque giorni o in un anno”.
Dopo l’incidente dello scorso novembre con la enduro, Marquez è stato costretto a non praticare nessun esercizio fisico per sei settimane. Se i tempi di recupero saranno gli stesso non lo rivedremo in pista “almeno fino a giugno”. Nessuno in questo momento può fare previsioni certe: “Spero solo che riesca a tornare un’altra volta”.
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