Ralf Schumacher dice in modo chiaro la sua opinione su quanto sta avvenendo a Jeddah, sede del GP di F1.
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita non si sta svolgendo nel migliore contesto possibile. Già prima dell’arrivo di team e piloti della Formula 1 c’erano dei dubbi sul fatto che fosse opportuno correre lì.
All’inizio della settimana già erano circolate notizie riguardanti l’attacco degli Houthi, gruppo ribelle dello Yemen, tramite missili e droni a impianti petroliferi sauditi. Impianti che appartengono ad Aramco, compagnia nazionale di idrocarburi che è sponsor sia della F1 che del team Aston Martin.
Anche la città di Jeddah, dove si corre in questo weekend, è coinvolta in questa offensiva yemenita. Durante le prove libere del venerdì un impianto Aramco distante circa 20 chilometri dal circuito è stato colpito. Normale che vi sia della preoccupazione del paddock, perché la situazione non è esattamente delle più tranquille.
F1 GP Arabia Saudita: Ralf Schumacher è preoccupato
La autorità dell’Arabia Saudita hanno rassicurato i vertici della FIA e della F1. I presidenti Mohammed Bin Sulayem e Stefano Domenicali hanno espresso l’intenzione di correre regolarmente, stessa cosa fatta anche dai team principal delle scuderie. I piloti hanno avuto un confronto durato per tante ore e alla fine è stato deciso di gareggiare, ma durante la riunione alcuni hanno manifestato grossi dubbi.
Ralf Schumacher, presente a Jeddah per conto di Sky Deutschland, si è espresso in modo netto sulla vicenda: “È successo a 20 chilometri, non è normale e divertente. Mi domando cosa stiamo facendo ancora qui. Dovremmo fare tutti i bagagli e andare via dal Paese. So che la F1 sta subendo una pressione enorme, c’è un contratto e ci sono molti soldi in ballo. Questo è il problema. Io ho un’opinione chiara e ho preso la mia decisione, però ciascuno ha libertà di scelta”.
Schumacher ha deciso di lasciare l’Arabia Saudita, dove non si sente affatto al sicuro, e auspica che tutti facciano lo stesso. Ma ormai è stato deciso di proseguire con il weekend di gara, visto che le autorità saudite hanno garantito la sicurezza del circuito. La F1 non lascerà Jeddah, come auspicato da molti oltre a Ralf.
Difficile per i piloti correre con la mente completamente libera da preoccupazioni in questo fine settimana. Un attacco missilistico è avvenuto non distante dalla pista e il fumo è arrivato fino a lì. Max Verstappen ha anche sentito odore di bruciato e in un team radio ha domandato se ci fosse qualche problema alla sua monoposto oppure a un’altra, invece il guaio era un altro e si stava verificando a circa 20 chilometri dal tracciato.