Il Mondiale SBK eredita il sistema delle concessioni in stile MotoGP. Honda e BMW pronte ad usufruire di alcune agevolazioni.
Da tempo il regolamento della classe MotoGP include il sistema delle concessioni. I team che faticano maggiormente nell’evoluzione tecnica dei prototipi possono usufruire di alcuni vantaggi da cui sono esclusi gli altri costruttori. Queste concessioni sono riservate ai nuovi marchi che aderiscono alla classe regina dal 2013, come KTM e Aprilia, e che non hanno vinto gare né sono saliti sul podio nel corso di due stagioni.
I team che beneficiano delle concessioni beneficiano di nove motori al posto di sette, possono effettuare un numero illimitato di test, anche con i piloti ufficiali, e hanno a disposizione sei wildcard. Per poter avere le concessioni un costruttore non deve segnare più di sei punti in due anni (3 punti per una vittoria, 2 per un secondo posto, 1 per un terzo posto). Una volta perse le concessioni i test non sono più illimitati e possono aderire solo i collaudatori, si potranno impiegare solo sette propulsori e tre wildcard. Nel 2022 Aprilia è l’unico team a poter fare leva ancora sulle concessioni.
Concessioni SBK in stile MotoGP
Un sistema più o meno simile verrà adottato anche nel Mondiale SBK. Alle Case meno vincenti saranno offerte giornate aggiuntive di test per dare la possibilità di mettersi al passo con la concorrenza. Molto probabilmente Honda e BMW saranno i marchi che andranno a prendersi i vantaggi delle concessioni a fine campionato, al fine di potersi mettere alla pari con Ducati, Yamaha e Kawasaki.
Nella stagione 2021 Honda ha ottenuto solo due podi con Alvaro Bautista, mentre il costruttore tedesco vanta una sola vittoria con Michael van der Mark in Portogallo durante la gara sprint sul bagnato. Ed è proprio la Honda ad aver reclamato più volte un sistema di concessioni in stile MotoGP. Leon Camier, team principal ed ex pilota, ha ammesso durante la presentazione del team 2022 che “è molto difficile fare buoni progressi in questo campionato con regole molto ristrette”.
Dal 2018 in SBK esiste un sistema di concessioni che riguardano solo lo sviluppo del motore e i limiti di velocità, ma nessuna norma che concerne i test. Ben presto anche il Mondiale delle derivate di serie contare sulle concessioni in stile MotoGP nella speranza di rendere ancora più competitiva questa categoria.