Lo scontro Ferrari-Red Bull è tra due team con progetti differenti ma uniti dal rispetto, anche dei piloti. E i prossimi GP diranno tanto.
Dopo i primi due GP del 2022, possiamo già dire che la sfida per il titolo iridato è già racchiusa nel pacchetto Red Bull-Ferrari. Nonostante le ambizioni, infatti il progetto Mercedes sta incontrando più difficoltà del previsto e sembra difficile che in tempi molto brevi possa essere della partita. La casa anglo-tedesca guarda a Imola come primo appuntamento nel quale introdurre un primo pacchetto che aiuti la W13 a crescere, ma intanto il rischio è che le due rivali si allontanino in maniera importante.
In Bahrain e a Jeddah abbiamo visto uno scontro duro ma leale tra Charles Leclerc e Max Verstappen, che ha già esaltato i milioni di tifosi in tutto il mondo che guardano la F1. C’è la sensazione che quanto visto lo scorso anno con Lewis Hamilton sia qualcosa di molto lontano.
Ferrari-Red Bull, progetti diversi ma mentalità simile
I due piloti, che si conoscono dai tempi del kart, hanno vissuto momenti delicati ma mai senza eccessi. L’ultimo weekend ha mostrato che Leclerc e Verstappen si rispettano molto e che non vedono l’ora di sfidarsi così per il titolo. Mentre con Lewis andava allo scontro, l’olandese ora con il ferrarista sembra andarci più “delicato”. Forse anche perché sa che Leclerc sa rispondere a tono e il rischio di un altro anno ad alta tensione è da evitare.
Ma la verità può essere ancora un’altra. Infatti i due rappresentano bene oggi la mentalità (o per meglio dire la filosofia) di Red Bull e Ferrari, due scuderie che si rispettano molto e che non aspettavano altro che questo confronto. Da una parte c’è Mattia Binotto che fa della calma il suo stile di vita e, dall’alto delle sicurezze Ferrari sa bene che uno scontro stile Red Bull-Mercedes potrebbe nuocere a una Rossa che invece vuole lottare per il Mondiale senza ulteriori isterismi. Dall’altra c’è un Christian Horner che, nonostante qualche battuta infelice nel passato nei confronti dei rivali, vuole davvero dare un taglio al passato e dare vita a un confronto duro, ma solo in pista.
Progetti diversi, ma quale il favorito?
Ma Ferrari e Red Bull, nonostante queste somiglianze, hanno presentato per le loro monoposto due filosofie completamente diverse. ma che, a ben vedere, stanno raggiungendo lo stesso scopo: quello di primeggiare. La Rossa sembra essere più adatta alle curve veloci e nel misto, la vettura anglo-austriaca invece al momento ha mostrato ottimi spunti velocistici, senza disdegnare i tratti lenti.
Quello che è certo, come hanno ripetuto nelle ultime ore entrambi i team, è che sarà una guerra di sviluppi molto tesa, visto anche il limite del Budget Cap. Sarà fondamentale quindi indirizzare bene i propri sforzi su migliorie che davvero possono fare la differenza. E solo nei prossimi GP capiremo davvero da che parte andrà lo scontro tra Ferrari e Red Bull. La prima potrebbe portare un primo vero pacchetto importante solo a Barcellona, il 22 maggio, mentre la seconda già a Imola “alleggerirà” la sua vettura, per puntare poi anche lei alla Spagna per un ulteriore sviluppo della monoposto.
Intanto però ci saranno di mezzo tre GP molto importanti. A partire dall’Australia, dove la conformazione del tracciato cittadino sembra ricalcare in parte quella del Bahrain, dove la Ferrari ha fatto vedere le cose migliori finora. A Imola i saliscendi e le curve romagnole potrebbero invece essere un buon terreno per entrambe, con la Rossa però che potrebbe avere ancora un piccolo vantaggio, che si ribalterebbe invece a Miami, al debutto nel Circus, ma che presenta ben tre zone DRS e due lunghi rettilinei che potrebbero favorire una Red Bull più “scarica”. Insomma siamo solo all’inizio, ma la battaglia è già molto serrata. Ma è proprio adesso che si possono decidere le sorti di un campionato.