Intervistato da Speedweek, il boss della Dorna Ezpeleta parla del nuovo ko di Marquez e della possibilità che non sia della partita.
Rimane davvero un enigma il futuro di Marc Marquez. L’ennesima caduta a Mandalika e il ritorno della diplopia, che già lo ha afflitto nel finale della scorsa stagione, lo terrà fuori ancora per diverso tempo. Il dottor Dalmau, che ha in cura il campione di Cervera, ha affermato nelle scorse ore che questa volta Marquez è affetto da una diplopia più debole rispetto a quella che lo ha tenuto fuori per due gare lo scorso anno. Ma questo comunque non tranquillizza i vertici della Honda HRC, che temono comunque uno stop importante per lo spagnolo.
Dalla Spagna infatti è trapelato che il pilota iberico potrebbe tornare in azione solo a Le Mans (il cui GP è in programma dal 14 al 16 maggio). In questo caso salterebbe ben 4 gare (Las Termas, Austin, Portimao e Jerez). E lo svantaggio dalla testa del campionato potrebbe essere già tale da poter dire, ancora una volta, che il titolo anche quest’anno non sarà possibile per la casa giapponese.
Il futuro di Marquez secondo Ezpeleta
Insomma una bella tegola non solo per Honda ma anche per Marquez, che ormai viene da due stagioni dove è stato colpito da infortuni importanti, che ne hanno condizionato il rendimento. E rischiano seriamente di mettere fine alla sua carriera. A parlarne a Speedweek è stato anche il capo della Dorna Carmelo Ezpeleta, che ha detto: “La diplopia non è così forte come ha avuto l’ottobre scorso. Gli auguro che possa guidare di nuovo il prima possibile. Forse proverà a Portimao il 24 aprile, ma sembra che la pausa potrebbe durare più a lungo”.
Più che altro Ezpeleta prova comunque a rassicurare lo spagnolo sulla sue chance in questo 2022: “Marquez non dovrebbe pensare alla vittoria del Mondiale, ma solo alle gare individuali. La stagione però è ancora lunga, abbiamo in programma 21 Gran Premi. Dipenderà anche dai risultati degli altri piloti. Se ognuno vincesse una sola gara, Marc potrebbe essere ancora in lizza per il titolo se avrà la necessaria costanza“.
Pare dunque finita l’era di Marquez, ma non per il suo problema ma per il fatto che non si ha più un pilota così dominante come visto negli anni scorsi. Ma Ezpeleta continua a sperare che sia della partita anche lo spagnolo: “Spero che possa guidare di nuovo a Portimao. Se ottiene un risultato decente lì, ha l’opportunità di lottare per le prime posizioni nel 2022. Non so se può vincere o meno. Ma se lotta per la vittoria in ogni Gran Premio, potrebbe essere nella posizione di lottare per il campionato“.
Nel mirino poi sono finite le ripetute cadute di Marquez, in particolare le due in Q1. E ci si chiede perché non si sia intervenuti già lì per scongiurare ulteriori problemi al pilota, che poi ha avuto quella ben più grave nel warm up il giorno dopo: “I medici fanno sempre un controllo medico dopo una grave caduta – ha spiegato Ezpeleta -. Questo è un diritto che abbiamo e che abbiamo esercitato dopo l’highside nel warm-up. Ma se l’incidente è stato innocuo, non interveniamo”.
Certo è che senza Marquez e con un Valentino Rossi ormai ritirato, la MotoGP 2022 potrebbe soffrire la mancanza di un vero leader carismatico. Ma il boss della Dorna non fa drammi. Anzi: “Come promotore del Mondiale non possiamo farci nulla. Ma penso che il Campionato del Mondo MotoGP sia comunque in una forma fantastica. In ogni caso, molti piloti sono a pochi decimi di secondo. Ovviamente preferirei se avessimo Rossi e Marquez con noi. Ma il Motomondiale resta attraente anche senza questi due“.