Le tre notizie principali della settimana motoristica raccolte per voi. Partiamo dalle condizioni di salute di Marc Marquez, per poi focalizzarci sulla Formula 1 con Ferrari e Mercedes protagoniste.
La diplopia non vuole lasciare in pace il campione della Honda. Marc Marquez è tornato a soffrire di visione doppia a seguito della caduta nel warm up di Mandalika. Il dottor Sanchez Dalmau ha subito confermato che, fortunatamente, è meno grave dell’infortunio che lo ha visto protagonista alla fine dell’anno scorso. Lo spagnolo è costretto a saltare il Gran Premio di Argentina e rimanere di nuovo lontano dalle piste della MotoGP.
Il primo problema di diplopia il centauro lo aveva accusato nel 2011 dopo un crash nelle prove libere della penultima tappa del mondiale di Moto2 in Malesia. Balzò le ultime due gare e dovette dire addio al sogno mondiale. Nel 2020 l’otto volte campione del mondo fu costretto ad una serie di operazioni alla spalla destra, saltando tutta la stagione. A procurargli il lungo stop fu l’omero destro fratturato che, però, ora non è più un problema. Nel 2021, post vittoria a Misano, Marc si è procurato l’ennesimo guaio alla vista dopo una caduta sulla moto da cross in Spagna.
Gli ultimi aggiornamenti sulla diplopia lasciano sperare in un recupero vicino. “La seconda valutazione neuro-oftalmologica effettuata su Marc Marquez lo scorso lunedì ha mostrato un’evoluzione molto favorevole nella paralisi del quarto nervo destro colpito dalla caduta avvenuta al Gran Premio d’Indonesia. Il recupero non è ancora completo e Marc Marquez deve seguire il regime terapeutico stabilito con un trattamento conservativo”, recita il comunicato del dottore Sanchez Dalmau.
Ferrari, sviluppi cercasi
La Rossa è partita alla grande nel 2022, sfruttando al meglio il cambio di regolamento. Il team italiano ha iniziato con una brillante vittoria in Bahrain e per poco non si è ripetuto anche in Arabia Saudita. Dopo il successo di Charles Leclerc, nella prima tappa del campionato del mondo, a fare la voce grossa sul tracciato cittadino di Jeddah è stato Max Verstappen. La Red Bull RB18 è apparsa l’unica monoposto fin qui in grado di tenere testa alla Ferrari F1-75.
Il team austriaco ha annunciato aggiornamenti nelle prossime tappe, mentre in Ferrari tutto tace. In Australia la Rossa dovrebbe presentarsi con lo stesso pacchetto. Mattia Binotto ai media, negli ultimi giorni, ha dichiarato: “Non si tratta di quando saremo pronti a introdurre miglioramenti, piuttosto di vedere il tetto di spesa e non spendere tutto nelle prime gare. Per questo motivo, non ci aspettiamo significativi sviluppi per Melbourne. In seguito, appena potremo porteremo delle novità sulla nostra vettura”.
La risposta della Mercedes
Il team teutonico, per ora, è in alto mare. La squadra ha fatto enormi passi indietro rispetto allo scorso campionato. La Mercedes ha dominato la scena per otto anni di fila, tuttavia ora appaiono, anche con distacco, la terza forza del campionato. Lewis Hamilton, nell’ultimo round in Arabia Saudita, ha chiuso addirittura al decimo posto, alle spalle della Haas di Kevin Magnussen. La W13 sembra nata male con limiti telaistici e motoristici, costantemente afflitta dai guai del porpoising.
Per ovviare a questi problemi, in vista del Gran Premio d’Australia, a Brackley stanno lavorando per riportare in alto la monoposto campione del mondo. Le auto ad effetto suolo hanno stravolto le gerarchie della passata stagione. In classifica la situazione non è ancora disperata, ma le frecce d’argento accusano un distacco dalla vetta di 40 punti dopo appena due gare. La Ferrari ha messo a referto 78 punti, sugli 88 disponibili, aprendo un piccolo gap in classifica costruttori sui due competitor principali. La Mercedes è ferma a quota 38 punti, uno in più della Red Bull Racing. La sfida è aperta, ma in Mercedes devono rivoltare l’auto se vogliono tornare a lottare per la vittoria.