L’assenza di Valentino Rossi non preoccupa Ezpeleta, fiducioso sul futuro della MotoGP anche senza la leggenda italiana.
Quello del 2022 è il primo campionato MotoGP nel quale non c’è Valentino Rossi in griglia e molti sono curiosi di vedere l’interesse che ci sarà sulla competizione. Si sa che molti si sono avvicinati al Motomondiale grazie a lui e si è creato un bacino importante di tifosi che dovrebbe seguire le gare anche in sua assenza.
Il nove volte campione del mondo, pur ritirandosi, ha lasciato in eredità il team VR46 e i piloti della sua VR46 Riders Academy. Nella top class corrono ragazzi come Franco Morbidelli, Francesco Bagnaia, Luca Marini e Marco Bezzecchi. C’è un po’ di Rossi anche adesso che lui si sta dedicando alle corse automobilistiche.
Lo stesso Valentino ha invitato i suoi supporter a continuare a seguire la MotoGP anche dopo il suo ritiro. Oltre ad esserci i suoi “allievi” e la sua squadra, ci sono tanti piloti di talento che meritano di essere seguiti. Lo spettacolo non dovrebbe mancare né nella classe regina né nelle altre inferiori.
Carmelo Ezpeleta in un’intervista concessa a SoloMoto.es è stato interpellato sull’addio di Rossi, paragonato a quello di Lionel Messi al Barcellona: “Il paragone ci sta, ma non ho pianto né per Messi né per Rossi. Per entrambi è rimasta grande gratitudine per ciò che due geni così hanno regalato per tanti anni. Se con l’addio di Valentino si insinua che tutto debba essere rifatto, non è così. In MotoGP non c’è bisogno, è un’entità consolidata e vola da sola”.
Il CEO di Dorna Sports è assolutamente convinto che il futuro del Motomondiale è al sicuro, non ci saranno contraccolpi con l’addio di Valentino. Ovviamente avere una start internazionale in griglia aiuta, però lui è tranquillo: “Noi cerchiamo di avere i migliori che competano. È vero che lui ha trainato una generazione intera, ma negli ultimi anni ha avuto pochi successi. Ho già vissuto i periodi post-piloti americani, post-Doohan.. Ci sono già passato e il campionato è sempre stato più forte”.
Se avere un erede di Rossi è quasi impossibile, allora a Ezpeleta viene domandato se Pedro Acosta possa essere il successore di Marc Marquez: “Non mi preoccupa se in futuro avrà leadership – risponde – o se raccoglierà il testimone di qualcuno. Parlare così gli mette pressione che non gli fa bene. Bisogna lasciarlo crescere al ritmo che lui e il team ritengono opportuno”.
Acosta è senza dubbio un grande talento e probabilmente avrà un grande futuro nel Motomondiale, però è giusto non mettergli eccessive pressioni addosso. Le parole del manager spagnolo sono assolutamente condivisibili. Il pilota KTM va lasciato crescere in pace.
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