Haas sottotono nel GP d’Australia, ma la Ferrari non c’entra nulla: smentiti rumors ridicoli circolati nel corso del weekend.
Dopo le ottime prestazioni in Bahrain e in Arabia Saudita, la Haas ha vissuto un fine settimana al di sotto delle aspettative a Melbourne. Zero i punti conquistati dalla scuderia americana.
Se nelle prime due gara di F1 2022 disputate a Sakhir e Jeddah c’erano stati dei piazzamenti in top 10 di Kevin Magnussen, in Australia la situazione è stata diversa. Né il pilota danese né Mick Schumacher sono riusciti a essere sufficientemente competitivi.
Nelle qualifiche Magnussen è stato eliminato già in Q1, mentre il compagno di squadra non è andato oltre il Q2. La corsa è stata molto complicata. Al traguardo il tedesco è giunto tredicesimo, davanti al suo teammate. Entrambi sono stati doppiati. Un weekend da dimenticare quello ad Albert Park.
F1 GP Australia 2022: cosa non ha funzionato in Haas? Ferrari non c’entra
Avendo totalizzato 12 punti nelle prime due gare, un po’ sorpreso vedere la Haas così in difficoltà a Melbourne. Tuttavia, una gara negativa può capitare e la cosa importante sarà riscattarsi nel prossimo gran premio a Imola (22-24 aprile).
Il giornalista Ted Kravitz ai microfoni di Sky Sports F1 ha voluto smentire alcuni rumors incredibili che erano circolati sullo scarso rendimento del team americano in Australia: “Dov’è finito il ritmo? Se lo domandano in molti nel paddock. È molto strano. Alcuni rumors dicono che la Ferrari pensa che la Haas stia andando troppo forte e la sta minacciando. Ma è spazzatura, non minaccerebbe mai di limitare il proprio motore. Si tratta di una che circola e vi voglio tenere informati”.
Sembra davvero assurdo quanto riportato da Kravitz, anche perché la scuderia di Maranello non ha alcun motivo per minacciare un proprio cliente che non è neppure in lotta per gli stessi obiettivi. A volte nel paddock circolano voci incredibili e non si sa davvero come possano emergere determinate indiscrezioni.
Il fatto che la Haas, così come l’Alfa Romeo, vada bene è solo un vantaggio per la Ferrari. Utile raccogliere dati sui motori anche dai team clienti, pur avendo macchine diverse. La scuderia italiana non ha colpe per quanto successo ad Albert Park.
Gunther Steiner, il team principal della squadra di proprietà di Gene Haas, ha così commentato il negativo fine settimana di Melbourne: “Non ha funzionato come avevamo pianificato. A volte sei fortunato e altre no con la Safety Car. L’auto era forte e i piloti hanno lavorato bene, però bisogna qualificarsi meglio per fare punti. Abbiamo solo avuto un weekend complicato. Ci rifaremo a Imola”.
Nella scuderia americana potrebbero aver sbagliato qualcosa da venerdì per quanto concerne il setup della VF22 e se poi non trovi la strada giusta tutto si complica. Vedremo nei prossimi gran premi se la Haas tornerà in top 10.