Il pilota romagnolo, Enea Bastianini, ha ottenuto il secondo successo in stagione, riuscendo nel finale ad avere la meglio su Jack Miller.
Ci sono domeniche speciali e quella del 10 aprile sarà ricordata a lungo. Enea Bastianini ha completato un trionfo tutto rosso, dopo quello della Ferrari, pur guidando una Ducati non ufficiale di colore diverso. La corsa del Bestia è stata perfetta, scegliendo in modo chirurgico i momenti ideali per effettuare le manovre di sorpasso decisive. Rivivi la cronaca della gara.
Il Bestia si è inserito alla grande nella battaglia tra Ducati, sopravanzando Pecco Bagnaia. Il torinese, alla fine, ha concluso al quinto posto ma non può essere felice per l’inizio di stagione. Nel terzetto di testa Miller, Martin ed Enea hanno dettato il passo. Il pilota del team Gresini sembra sfruttare meglio di chiunque altro le qualità della Desmosedici GP21. Il romagnolo, alla fine, ha preceduto tutte le GP22 e questo dovrebbe lasciare riflettere gli uomini della casa di Borgo Panigale.
Il Bestia è tornato in testa al mondiale con cinque punti di vantaggio su Rins, secondo al traguardo al Cota. Terzo, invece, Jack Miller. Enea nel finale è stato letteralmente imprendibile, gestendo al meglio le mescole. Non partiva un pilota italiano così forte dai tempi di Valentino Rossi nel 2015, con due trionfi nelle prime quattro gare. E’ ancora presto per fare calcoli, ma il suo manager Pernat gongola e nella squadra Gresini si coccolano un talento assoluto.
Il pilota italiano ha conquistato il quarto podio personale nella classe regina. Dopo i due terzi posti del 2021 a Misano, il giovane ha confermato il suo talento in questa stagione sulla GP21 in Qatar e in Texas. “È stata una giornata fantastica – ha commentato ai media il Bestia – la prima parte della corsa è stata davvero complicata, perché Miller ha imposto un ritmo molto veloce. Poi però verso la metà del Gran Premio ho visto che Alex Rins era molto vicino e ha cercato a superarmi più di una volta, quindi ho compreso che quello era il momento di spingere e di andare là davanti. Alla fine ho spinto come un matto fino in fondo. È incredibile vincere qua in America, gente fantastica e pista stupenda. Ora vado a mangiarmi un hamburger!”
Intervistato da Sky Sport il Bestia ha dichiarato: “Avevamo studiato la gara, perché sarebbe stata molto dura. All’inizio soffrivo molto nel T1, ma non volevo forzare. Poi quando ho visto Rins che mi ha attaccato un paio di volte, ho capito che era arrivato il momento di andare. Ho passato Martin, mi sono avvicinato a Miller e ho visto che ne avevo di più. Alla fine sono riuscito ad imporre un bel ritmo, nonostante qualche errorino”.
Tra una battuta scherzosa e un pensiero sul mondiale, Enea ha aggiunto: “Vivo la situazione ancora come un ex esordiente. Cerco di imparare guardando un po’ la mia guida. In gara mi devo ancora perfezionare sicuramente. Comunque ho un punto forte che è l’ingresso in curva e questo mi sta aiutando molto. Mi sento a mio agio con la moto e possiamo essere competitivi un po’ ovunque, tranne in Argentina”. Il suo nome è già nella leggenda, avendo conquistato il Gran Premio numero 500 della storia della classe regina.
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