Sulla Ferrari inizierà a breve la sarabanda degli sviluppi, con la power unit che subirà qualche piccolo intervento sulla parte ibrida.
Tra una settimana esatta il mondiale di F1 accenderà i motori sul tracciato di Imola, dove si attende un altro week-end record dal punto di vista del pubblico dopo quello di Melbourne. La Ferrari arriverà al Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy da grande favorita, e consapevole della grande superiorità mostrata soprattutto in Australia.
Secondo quelle che sono delle semplici indiscrezioni, sulla F1-75 sarebbe stata la potenza per affrontare la gara dell’Albert Park, anche se di soli 5 cavalli o poco più. Effettivamente, tra le prime due tappe e quella australiana c’è stata una netta differenza a livello prestazionale tra la Scuderia modenese e la Red Bull, che tra Bahrain ed Arabia Saudita era vicinissima a livello di performance.
Un piccolo difetto sulla monoposto di Maranello riguarda il fenomeno del porpoising, su cui si interverrà presto. L’impressione è che in Australia la monoposto di Charles Leclerc e Carlos Sainz sia stata abbassata rispetto alle prime due tappe, nel tentativo di tirare fuori più prestazione, ed i risultati si sono visti tutti. Mattia Binotto ed il leader del mondiale hanno dichiarato che il porpoising non ha influenzato quello che è il tempo sul giro, ma è chiaro che un minimo si potrebbe perdere alla lunga.
Ad Imola, non ci saranno grandi aggiornamenti in casa Ferrari, nella consapevolezza che il format della Sprint Race, che va ad eliminare una sessione di prove libere, non permetterebbe di raccogliere dati a sufficienza sulle eventuali novità tecniche. L’unica parte nuova potrebbe essere un fondo volto a limitare il porpoising, che sul lungo rettilineo di Imola potrebbe farsi sentire.
Tuttavia, per ora non c’è ancora nulla di certo, mentre la Red Bull porterà sicuramente un gran pacchetto aerodinamico. L’obiettivo del team di Milton Keynes è quello di ridurre il peso della monoposto, guadagnando circa 2-3 decimi al giro. La stessa tattica del Cavallino l’ha scelta la Mercedes, che porterà aggiornamenti non prima della Spagna.
Ferrari, nuovo ibrido sulla power unit da Miami
La grande novità di questo mondiale di F1 targato 2022 è rappresentata dal Gran Premio di Miami, in programma dal 6 all’8 maggio. La gara scatterà alle 21:30 ora italiana, ed è davvero insolito seguire una gara così tardi per noi europei. In occasione di quel fine settimana, la Ferrari potrebbe portare delle pesanti novità per quanto riguarda la power unit.
Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, il nuovo ERS sarebbe dovuto essere portato in Spagna, ma i tecnici diretti da Mattia Binotto vorrebbero anticipare il tutto per Miami, sentendosi già soddisfatti dei risultati conseguiti al banco. A Barcellona dovrebbe poi esordire il resto della power unit, vale a dire MGU-K, batterie e centralina, nel tentativo di allungare ulteriormente sulla concorrenza sfruttando l’affidabilità.
Ricordiamo, infatti, che le unità propulsive sono congelate da regolamento, ma qualcuno tenterà sicuramente di guadagnare qualcosa anche in termini di performance. La Ferrari, almeno per ora, è quella che ne ha bisogno in maniera minore, viste le grandi prestazioni che questo motore è stato in grado di tirare fuori sino a questo momento.
L’appuntamento di Imola potrebbe iniziare ad indirizzare l’andamento del campionato, poiché un’altra vittoria significherebbe fuga nel mondiale e ribadita superiorità del mezzo tecnico. Charles Leclerc e Carlos Sainz non sono mai saliti sul podio da queste parti, e non c’è occcasione migliore del 2022 per farcela.
La concorrenza sta affrontando un momento di particolare difficoltà, tra porpoising, eccessiva resistenza all’avanzamento e problemi di affidabilità. Red Bull e Mercedes avranno molto da sudare prima di poter riuscire a giocarsela alla pari, ma il tempo stringe e le gare passano molto velocemente.