Il pilota della Mercedes, George Russell, è secondo in graduatoria mondiale dopo aver colto il primo podio in carriera con il team teutonico. Lewis Hamilton è alle sue spalle. Ecco il suo reale obiettivo.
Il campionato 2022 ha rimesso in primo piano la Ferrari. La F1-75 ha lasciato le briciole agli altri top team e a farne le spese vi sono anche i piloti della Mercedes. George Russell, dopo un triennio sofferto in Williams, si augurava di calarsi nell’abitacolo di una vettura in grado dettare il passo. Per otto anni la Mercedes non ha patito problemi, conquistando il numero più alto di titoli consecutivi nella storia della Formula 1.
Il giovane inglese si è ritrovato, invece, in una situazione scomoda. Russell sta dimostrando tenacia e una apprezzabile continuità, ma nell’attuale W13 non può sfidare Charles Leclerc. In classifica piloti il nativo di King’s Lynn ha ottenuto 37 punti, che gli valgono la seconda posizione. Il ferrarista con il numero 16 ha un vantaggio di 34 punti sul driver della Mercedes. Il trionfo in Australia di Leclerc ha creato un gap importante sugli inseguitori. George non è arrivato in Mercedes per lottare per un quinto posto o approfittare dei ritiri dei rivali per issarsi sul podio.
Le performance della Mercedes non sono migliorate a Melbourne. Se Sainz fosse, probabilmente, partito davanti e la Red Bull non avesse abbandonato sul più bello Max Verstappen, difficilmente avremmo visto una Mercedes sul podio. In Bahrain è accaduto lo stesso con Hamilton, sul terzo gradino, grazie al doppio ritiro dei piloti RB. La vettura ha ancora tantissimi problemi di porpoising e le prestazioni sono di basso profilo. I piloti faticano in qualifica e non sono mai stati vicini alla vittoria in gara.
Lewis Hamilton? Ecco il reale obiettivo di George Russell
Il team teutonico occupa la seconda posizione in classifica costruttori, ma a differenza della Red Bull Racing, non ha le potenzialità, al momento, per lottare per il primo posto. E’ una classifica bugiarda o meglio, la Mercedes sta approfittando dei passi falsi del team austriaco, godendo di una ottima affidabilità. La RB18 lascia a piedi i suoi driver, ma la W13 ha tantissimi problemi e il principale si chiama porpoising.
L’auto ad effetto suolo della Stella è caratterizzata da grandi problemi di saltellamento. Il porpoising è un movimento oscillatorio che risulta evidente osservando la W13 in rettilineo. Tutto ciò si traduce in una perdita improvvisa di carico aerodinamico che porta a saltellamenti e perdita di prestazioni. I tecnici di Brackley sono a lavoro per risolvere la questione, ma al momento in Inghilterra tiene banco la questione in merito al dualismo interno tra Hamilton e Russell.
Sulle colonne di Autosport, il giovane inglese ha ammesso che il suo pensiero non è rivolto al teammate sette volte campione del mondo. “Queste piccole cose nello schema delle cose non significano molto in realtà. Ovviamente, tutti vogliono finire davanti al proprio compagno di squadra, ma io e Lewis non abbiamo alcun interesse a lottare per il quinto, sesto posto. Vogliamo lavorare insieme per recuperare quel divario. Quindi, non ci sono rancori se lui è davanti a me e non ci sono rancori se sono io davanti a lui, e non siamo troppo preoccupati per questo al momento. Abbiamo un quadro più ampio”.
George Russell ha lanciato un messaggio chiaro al suo team. Non è arrivato in Mercedes per marcare qualche punticino, il suo obiettivo è vincere. “Mi piacerebbe dire che abbiamo fatto molti progressi, ma penso che dobbiamo guardare ai tempi sul giro e non abbiamo colmato affatto il divario. Abbiamo molto lavoro da fare, ma ho fiducia che possiamo arrivarci. Non accadrà dall’oggi al domani; non accadrà nella prossima gara, ma penso che col tempo ci arriveremo“, ha confessato l’inglese.