In tanti si chiedono quando vedremo nuovamente uno Schumacher vestirsi di rosso Ferrari. Ecco qual è la situazione attuale.
C’è un filo sottile che lega la Germania con l’Italia, ed a conti fatti, ha quasi trent’anni d’età. Più di chi oggi, quel filo lo tiene vivo, ovvero Mick Schumacher. Il suo cognome infatti, è l’unione degli appassionati di Formula 1, che mette d’accordo tifosi tedeschi, con quelli ferraristi, viste le gesta di uno dei piloti più forti che siano mai esistiti, suo padre Michael, cinque volte campione del mondo, con il cavallino più famoso del mondo.
Oggi, se i tifosi della Rossa stanno sognando, è anche perché hanno colto una similitudine tra Charles Leclerc e Michael, mentre Mick, nato nel 1999, per adesso si limita a guidare per il secondo anno, una Haas, standosene tranquillo a cercare punti. Ma tutti lo sanno, anche lui sogna la Rossa, così come i ferraristi sognano di leggere di nuovo quel cognome più facile da pronunciare che da scrivere, sulle tute.
Mick, è arrivato in F1, dritto dritto dalla Ferrari Driver Academy, di cui è membro dal 2019. Da poco, il ragazzo prodigio ha parlato di nuovo di suo padre, regalandoci un pensiero davvero da brividi, ed è ovvio che una possibilità bellissima per lui, sarebbe vestire quei colori con cui Michael ha fatto sognare intere generazioni. Ma il quando, sembrerebbe lontano. Secondo Franz Tost, Team Principal di Alpha Tauri, il tedesco dovrebbe guidare per team secondari, almeno per altri tre anni.
Intervistato da F1 insider, ha parlato dello stesso tempo che si sarebbero presi Russell e Leclerc, anche se in realtà il monegasco, è volato a Maranello dopo un solo anno alla Sauber. Ad ogni modo, secondo Tost, ora Mick deve solo concentrarsi sul battere il proprio compagno di scuderia alla Haas e farsi vedere, poi sarà il suo momento.
Ci sarebbero due problemi di fondo, adesso. Il primo, è che almeno al momento, la scuderia italiana, non pare volersi privare non solo di Charles Leclerc, ma anche dello spagnolo, Carlos Sainz. I due, probabilmente faranno parte della formazione rossa, per almeno altri due anni. Il secondo, è che Mick, pur non dovendo avere fretta perché ha solo 23 anni, per adesso non sta certo facendo meglio di Kevin Magnussen, alla Haas. Anzi, il figlio d’arte non solo non ha fatto meglio di un undicesimo posto, in questa stagione, ma calcolando pure la scorsa, per adesso non ha mai fatto punti in F1. Forse, è ancora un po’ presto per un top team.
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